(ANSA) - ANCONA, 24 GEN - "Assimilare vino ed alcol è più che
un crimine: è un errore. Si accomuna surrettiziamente un
prodotto di elevato profilo e tradizione - orgoglio della
filiera produttiva nazionale, componente irrinunciabile della
dieta mediterranea - a sostanze la cui presenza nel vino è
marginale". Lo dichiara il presidente della Commissione
Agricoltura della Camera Mirco Carloni (Lega). "Inoltre -
aggiunge -, la tossicità emerge solo in presenza di consumi
smodati ed è assente nelle condizioni in cui il vino, in quanto
alimento, viene normalmente consumato da migliaia di anni. La
stragrande maggioranza degli studi scientifici dimostra invece
come il vino agisca preventivamente contro le malattie
cardiovascolari, la demenza e i tumori. Molte sostanze del vino
e dell'uva - prosegue - sono state isolate e hanno comprovato
che agiscono come fattori anti-cancro anche in ambito
terapeutico". Secondo Carloni "l'etichettatura voluta dall'Ue
in accoglimento della richiesta irlandese, così come alcuni
commenti superficiali di virologi onnipresenti sui media,
divenuti famosi per aver esasperato il clima emergenziale di
questi anni di pandemia, ignorano completamente questa imponente
realtà. Come Commissione Agricoltura tuteleremo in ogni sede e a
tutti i livelli - nutraceutico, scientifico, economico e
culturale - il vino, i suoi produttori, e l'intero comparto
vitivinicolo, allo scopo di assicurare che questo prodotto non
venga ingiustamente criminalizzato e siano invece valorizzato
come componente irrinunciabile della nostra storia e cultura"
conclude. (ANSA).