"Anche oggi i tecnici delle opere
pubbliche e della protezione civile sono impegnati in una serie
di sopralluoghi per definire una prima stima dei danni. Dalle
valutazioni attuali i danni sono consistenti, ma per fortuna non
riguardano le persone". A riferirlo è il presidente della
Regione Piemonte Alberto Cirio, a proposito dei sopralluoghi
nelle zone colpite dal maltempo, con l'obiettivo di consentire
la stesura della relazione necessaria per la richiesta dello
stato di emergenza.
"I tanti interventi di messa in sicurezza del territorio
fatti in questi anni, dopo le alluvioni del 1994 e del 2000 -
aggiunge Cirio - hanno consentito di limitare l'impatto di una
perturbazione molto violenta. Da molte ore la nostra protezione
civile è al lavoro con grande professionalità e impegno per
affrontare questa emergenza in collegamento con i sindaci e le
prefetture per superare in fretta e insieme questa situazione".
I moduli operativi di Asti, Torino e Novara della colonna
mobile regionale della protezione civile sono all'opera nel Vco
per lo sgombero del fango, la pulizia delle strade e lo
svuotamento di cantine allagate. A Macugnaga si sta lavorando
per il ripristino dell'acquedotto danneggiato, mentre è ripresa
la fornitura del metano. Ancora interrotta la strada per l'Alpe
Veglia.
A Chialamberto (Torino), a causa dell'interruzione in via
precauzionale della viabilità di accesso, ci sono ancora venti
persone isolate, ma autosufficienti, e sono presenti trenta
volontari del coordinamento regionale di protezione civile con
alcuni mezzi.
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