(ANSA) - BARI, 25 SET - "La città non dorme, si è svegliata
sotto i colpi di una aggressione orribile. Bari è migliore di
quello che noi pensiamo di solito, vuol dire che abbiamo
seminato. I nostri avi hanno fatto la loro parte e noi dobbiamo
fare la nostra". Lo storico barese Luciano Canfora ha chiuso la
manifestazione antifascista organizzata in piazza Prefettura a
Bari dopo l'aggressione di venerdì scorso ad un corteo
antirazzista. "Siamo caduti in basso" ha detto riferendosi non
soltanto all'aggressione, ma anche alle attuali scelte politiche
nazionali. "Abbiamo al vertice - ha detto - forze che
preferiscono proferire parole di rifiuto per gli ultimi della
società". "Una storia che abbiamo visto tante volte" ha detto
ancora, ricordando le leggi razziali e le deportazioni degli
ebrei. "Il fascismo è davvero il principale avversario contro
cui questa piazza sta dicendo basta".
Prima del professor Canfora, sul palco di piazza Prefettura,
di fronte a circa 2mila persone tra musica partigiana e
bandiere, sono intervenuti studenti, sindacalisti e due dei
manifestanti aggrediti venerdì scorso, l'europarlamentare di
Potere al Popolo Eleonora Forenza e Claudio Riccio di Sinistra
Italiana. "Dobbiamo resistere ai neofascisti che picchiano ma
anche al razzismo e alla xenofobia che vengono spacciate come
buonsenso nelle politiche di questo governo" ha detto Forenza,
che ha chiesto pubblicamente le dimissioni del ministro
dell'Interno, Matteo Salvini, ricordando una sua "cena con
esponenti di CasaPound".