Prova speciale a Olbia. E poi trasferimento ad Alghero, quartier generale del Rally Italia Sardegna, quinto round del FIA World Rally Championship. È la 18/a volta che la tappa italiana del Mondiale viene organizzata in Sardegna. Si andrà avanti sino al 5 giugno: poi il gran finale con il premio che arriverà dal cielo con un paracadutista.
Sessanta gli equipaggi iscritti: "ma - ha detto in conferenza stampa da Roma il presidente dell'Automobile Club D'Italia, Angelo Sticchi Damiani - per motivi organizzativi siamo costretti a tenerne fuori tanti altri. Il prossimo anno contiamo di allargare la partecipazione almeno ad altri 25". Sono in totale 24 le nazioni rappresentate: Italia, Finlandia, Belgio, Irlanda, Estonia, Giappone, Gran Bretagna, Svezia, Francia, Spagna, Norvegia, Russia, Bolivia, Argentina, Repubblica Ceca, Polonia, Paraguay, Cile, Germania, Arabia Saudita, Portogallo, Australia, Grecia, Ungheria), nuovo record per la manifestazione. Al via ben 15 piloti i italiani (dei quali cinque sono sardi).
Sugli insidiosi sterrati della Gallura tutti i principali equipaggi partecipanti al Campionato del Mondo con 11 vetture ibride che saranno affidate ai tre piloti ufficiali di Toyota (Rovanpera, Evans e Lappi), Hyundai (Neuville, Tanak e Sordo) e ai quattro di Ford MSport (Breen, Greensmith, Fourmaux e Loubet). Ci sarà inoltre anche una quarta Yaris Rally 1 affidata a Takamoto Katsuta. Mentre nel WRC2 sono ben 36 gli iscritti: tra loro spiccano il campione in carica Andreas Mikkelsen, il russo Nikolay Gryazin ed il boliviano Marcos Bulacia sulla Skoda Fabia Rally2 Evo della Toksport. Ci sarà poi anche il finlandese Teemu Suninen su Hyundai i20 Rally 2, con i francesi Eric Camilli e Yohan Rossel in gara su Citroen C3 Rally 2.
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