Non c'è stata la folla record
delle precedenti edizioni - complice anche i lavori in città,
l'assenza delle tribune e la pioggia a inizio mattina - ma in
tanti non sono voluti mancare alla 368/a Festa di Sant'Efisio
per le vie del centro di Cagliari.
Una festa che ogni primo maggio richiama nel capoluogo sardo
migliaia di persone, fra turisti, fedeli e figuranti e che oltre
all'aspetto religioso dell'evento mette in risalto gli abiti
tradizionali, i canti e i colori di tutta la Sardegna in una
processione con il Santo martire tra Cagliari e Nora (da dove
rientrerà il 4 maggio) nella quale sfilano anche cavalieri e le
traccas, i carri trainati dai buoi e ornati di fiori, frutta e
altri prodotti tipici.
Tra gli ospiti della Festa, anche Emanuele Filiberto di
Savoia. Presente anche la governatrice sarda Alessandra Todde.
Una giornata iniziata con l'investitura dell'Alter Nos,
Giovanni Ena, in Municipio. "Per volontà popolare, nomino te,
Giovanni Ena, Alter Nos, per rappresentare l'Amministrazione in
tutte le manifestazioni che si organizzeranno in onore di
Sant'Efisio Martire". Con la tradizionale formula, la
commissaria straordinaria del Comune Luisa Anna Marras ha
conferito al dirigente comunale la fascia tricolore e il
prestigioso "Toson d'oro", simbolo di onore risalente al regno
di Carlo II di Spagna nel 1679.
Poi il via alla sfilata con 85 associazioni culturali e
folkloriche coinvolte per un totale di 2.500 devoti a piedi,
vestiti con gli abiti tradizionali, e 270 cavalieri. La colonna
sonora, insieme alle launeddas e i sulitus, è basata sui canti
dei rosari in onore di Sant'Efisio, eseguiti principalmente in
lingua sarda.
A fine mattina l'uscita della statua di Sant'Efisio dalla
chiesetta di Stampace, con destinazione Nora, localista sulla
costa sud occidentale a circa 30 km da Cagliari. Adempimento
religioso per lo scioglimento del voto per la liberazione della
città dalla peste.
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