Le donne dei Comitati per la
legge di iniziativa popolare denominata Pratobello 24 hanno
occupato le tribune riservate al pubblico del Consiglio
regionale della Sardegna. Il blitz era iniziato a fine mattina
durante i lavori dell'aula ma poi era stato raggiunto un accordo
con il presidente dell'Assemblea Piero Comandini per concludere
la protesta alla fine della seduta. Invece le manifestanti sono
rimaste anche dopo il termine della discussione serale.
Il gruppo di donne, che fa parte dei manifestanti che sono in
presidio da lunedì sotto il palazzo dell'Assemblea sarda,
protesta per la mancata discussione della legge che ha raccolto
oltre 211mila firme e che, nelle intenzioni dei proponenti,
"mira a regolamentare l'installazione di impianti da energia
rinnovabile nell'Isola". L'organo legislativo sta discutendo in
Aula il ddl della giunta sull'individuazione delle aree idonee
sugli impianti di energia rinnovabile e i due provvedimenti non
sono stati unificati. Anzi i comitati hanno sempre chiesto al
Consiglio di discutere prima la legge di iniziativa popolare
Pratobello 24.
"La Sardegna non può essere ancora violentata in nome di un
dio padrone che risponde alle logiche del falso green,
devastando il nostro territorio, i nostri mari, levando il
lavoro e la dignità a chi in Sardegna vive e produce,
sostituendo agli alberi secolari le pale eoliche - dicono le
donne dei comitati in una nota - Le donne di Pratobello lottano
pacificamente affinché anche un domani questa possa essere
ancora la descrizione della terra sarda, e non un cimitero di
pale al vento, su cui si sta crocifiggendo la nostra Isola".
Nel frattempo secondo quanto appreso sul posto è intervenuta
la Digos ma non sarebbe previsto nessuno sgombero forzato in
quanto l'agibilità dell'Aula è garantita, visto che sono
occupate solo alcune file delle tribune destinate al pubblico.
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