L'assessorato regionale della
Difesa dell'ambiente, con delega alla Protezione civile, ha
attivato tutte le strutture operative necessarie per affrontare
l'emergenza, a seguito del perdurare della crisi idrica e
dell'iniziativa della presidente della Regione, Alessandra
Todde, che ieri ha sollecitato al governo la dichiarazione dello
stato di emergenza nazionale.
"La richiesta della Presidente Todde evidenzia la priorità
che questa amministrazione attribuisce alla tutela delle
comunità sarde riguardate dal perdurare della grave crisi
idrica. Come Assessorato, ci siamo attivati per assicurare una
gestione tempestiva con la Protezione Civile, che assume a sé la
responsabilità del coordinamento nella risposta tecnica e
operativa all'emergenza", afferma l'assessora Rosanna Laconi.
"La situazione attuale, caratterizzata da una riduzione
significativa delle risorse idriche e da livelli di emergenza
critica in diversi sistemi idrici strategici, richiede una
risposta tempestiva e sinergica. La Protezione Civile regionale,
in stretta collaborazione con l'Assessorato, ha già avviato il
supporto tecnico e logistico agli Enti locali maggiormente
colpiti. In seguito al Tavolo di Crisi convocato l'8 gennaio,
Abbanoa ha comunicato che, a partire dal 27 gennaio, verranno
adottate misure di razionamento idrico nei comuni di Nuoro,
Bolotana, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Oliena,
Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e
Silanus. Tali misure prevedono un'erogazione alternata di 24 ore
di apertura seguite da 24 ore di chiusura. L'Assessorato della
Difesa dell'Ambiente sta monitorando costantemente l'evoluzione
della crisi, garantendo la supervisione politica e strategica,
mentre la Protezione Civile regionale, con il suo personale
altamente qualificato, sta mettendo in campo risorse e
competenze per attenuare i disagi alla popolazione".
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