"Non possiamo delegare soltanto al
fondamentale ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura
l'azione di contrasto alla mafia perché la mafia è un sistema
criminale che non si limita a stare fuori dallo Stato ma cerca
di stare dentro le istituzioni. Per questa ragione la lotta
appartiene e riguarda tutti noi. Una lotta fondamentale per
portare avanti e difendere il cambiamento culturale della città
che è vera alternativa alla cultura mafiosa che la governava. Un
passato che non può tornare e abbiamo il dovere di impedire che
possa tornare". L'ha detto il sindaco Leoluca Orlando in
occasione della manifestazione "Vele al Vento", che si è tenuta
stamattina sul sagrato della Cattedrale, organizzata dalla
Questura di Palermo e dall'associazione Quarto Savona 15 alla
presenza delle massime autorità civili e militari.
Nel corso della manifestazione è stato inaugurato il logo
araldico, realizzato dai Maestri Infioratori di Noto, della
Polizia di Stato dedicato alle vittime delle stragi di Capaci e
via D'Amelio.
"Basta poco - ha aggiunto Orlando - per far tornare gli anni
terribili in cui ci vergognavamo di essere palermitani.
Ringrazio la Polizia di Stato, le associazioni e i tanti
studenti oggi presenti che costituiscono un inno alla vita, alla
bellezza che rappresenta il profondo cambiamento culturale di
Palermo, da capitale della mafia a capitale dei diritti".
La manifestazione ha visto la partecipazione di studenti e
associazioni che hanno sfilato lungo corso Vittorio Emanuele
fino alla Cala dove undici barche con i volti delle undici
vittime degli eccidi di Capaci e via D'Amelio hanno navigato
all'interno del golfo di Palermo.
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