Ha rischiato l'amputazione della
gamba sinistra e grazie all'intuizione di un chirurgo e ad un
complesso intervento è riuscita a salvare la gamba e la vita, ma
per Angela Grignano, 30 anni, di Trapani, il sogno di un futuro
da ballerina a Parigi si è infranto il 12 gennaio 2019, nella
tragica esplosione avvenuta in Rue de Trévise, che ha segnato
profondamente il 9° arrondissement della capitale francese,
causando 4 morti e centinaia di feriti tra i quali gravemente
anche Angela, che ha visto distrutto il suo futuro nella danza.
Domani si terrà la sesta commemorazione delle vittime
dell'esplosione di sei anni fa, organizzata davanti al luogo in
cui ci fu l'esplosione, con la partecipazione di rappresentanti
istituzionali, tra i quali Delphine Bürkli, sindaca del 9°
arrondissement di Parigi, di Bianca Longobardi, vice console
italiana, delle vittime e delle associazioni "Vret" e "Trevise
Ensemble" che continuano a lottare per il riconoscimento dei
diritti delle 4 vittime, delle quasi 500 persone colpite, con 4
invalidi permanenti e centinaia di persone ancora profondamente
segnate fisicamente, psicologicamente ed economicamente.
"Siamo stati abbandonati, continuiamo la nostra battaglia
per ottenere giustizia e risarcimenti adeguati e proseguiamo la
lotta per ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento
e un adeguato supporto per ricostruire le nostre vite", dice
all'ANSA Angela, ancora convalescente dal suo decimo intervento
a cui è stata sottoposta a novembre scorso e sulla sedia a
rotelle, la quale domani sarà presente alla cerimonia
accompagnata dai genitori. "Ho subito dieci interventi
sperimentali - aggiunge Angela che tra l'altro è anche
consigliere comunale a Trapani - e quest'ultimo mi ha costretta
a bloccare definitivamente la caviglia, con la speranza di poter
finalmente abbandonare le stampelle dopo sei anni. Non mi
arrendo e con i familiari delle vittime ed il resto dei
sopravvissuti a quella tragedia continuiamo a protestare perché
non c'è ancora stato un processo, non siamo ancora stati
indennizzati e la situazione burocratica tira per le lunghe
nonostante il comune di Parigi sia stato dichiarato colpevole di
omicidio colposo con la società proprietaria dell'immobile".
Angela era arrivata a dicembre 2018 a Parigi, a 24 anni, come
ragazza alla pari ed aveva trovato un lavoretto in un hotel del
gruppo Mercure. Nel momento dell'esplosione stava rientrando in
albergo ed è rimasta anche lei coinvolta.
"La commemorazione - conclude Angela - sarà un momento di
raccoglimento per ricordare le vittime e mostrare solidarietà
alle loro famiglie, ma anche un'occasione per rinnovare un forte
appello alle autorità francesi affinché si acceleri il processo
legale e si garantisca un risarcimento equo e adeguato".
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