Il Coronavirus? E' stato creato dall'Italia per ridurre la popolazione degli anziani. Il Governo italiano potrebbe alimentare l'epidemia per guadagnare benefici dai fondi dell'Unione Europea. Sono solo alcune delle innumerevoli fake news sul Covid-19 circolate nelle ultime settimane sui media mondiali. E proprio l'Italia è uno dei target di questa "infodemia" che può essere ricondotta ad "entità statuali esterne" all'Europa, spiega il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, annunciando un'indagine sul tema da parte del Comitato.
Sarà Enrico Borghi (Pd), a svolgere la ricognizione sentendo anche l'opinione degli 007. "Abbiamo deciso di agire - spiega Borghi all'ANSA - perchè c'è evidenza certa di una campagna di disinformazione che ha come bersaglio soprattutto Italia e Spagna, i Paesi europei che hanno finora subito il maggior impatto dal Coronavirus".
Le caratteristiche della campagna in corso, osserva Volpi, "condotta secondo modalità già oggetto nel recente passato di comunicazioni da parte dell'European External Action Service (Eeas) dell'Ue, possono essere ricondotte all'azione di entità statuali esterne. Il Copasir esprime il proprio sostegno all'azione in corso da parte degli apparati di sicurezza nazionali, finalizzato a salvaguardare e rafforzare i livelli di contrasto alle minacce ibride nei confronti dell'Italia e dei propri alleati".
EUvsDisinfo, la task force per la lotta alla disinformazione del Servizio Ue per l'azione esterna (Eeas) ha censito solo nell'ultima settimana 152 esempi di fake news sul Coronavirus.
Da parte di siti riconducibili prevalentemente alla Russia (perchè affiliati a strutture dello Stato o perchè registrati lì o perchè sostengono comunque l'agenda di Mosca), come Sputnik, News Front, South Front. Nella testa dei disorientati cittadini chiusi in casa, si affastellano quotidianamente una miriade di informazioni (vere, verosimili, false) sul virus. E, come già accaduto in passato con i tentativi di influenzare le campagne elettorali, la pandemia potrebbe essere l'occasione per uno Stato di provare ad influenzare l'opinione pubblica di altre nazioni propalando notizie false.
Questa campagna avviene mentre diversi Paesi, resi vulnerabili dalla crisi-Covid, devono già affrontare la minaccia di scalate ostili ad asset strategici. Anche su questo il Copasir si è mosso, chiedendo al Governo l'allargamento del golden power a tutela delle aziende più importanti. "Sono due fronti diversi - sostiene Borghi - e per ora non ci sono evidenze di collegamenti" tra gli attacchi economici al sistema Paese e la diffusione di fake news. L'effetto della disinformazione, sottolinea il deputato, "è comunque quello di destabilizzare i Paesi colpiti, indebolendo la tenuta dei Governi, già alle prese con l'emergenza Coronavirus. Ora - aggiunge - prenderemo contatti con le autorità preposte per fare luce".
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