Nelle ultime ore 'arancioni' sono tornati gli assembramenti in tutto il Paese, dai Navigli di Milano a via del Corso a Roma, dalle zone universitarie di Bologna alle strade della movida a Napoli, dai parchi di Torino al centro di Firenze.
Intanto in 24 ore sono stati 11.252 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 237 vittime, rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute. Sono stati 213.364 i tamponi effettuati, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi (11.252) del 5,27% (+0,9% rispetto a sabato). Gli attualmente positivi sono 453.968, 9.384 in meno del giorno prima.
Alla vigilia del cambio di colore, dunque, si sono riempite le strade di alcune città. E' accaduto a Milano, dove, complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como. Folla anche a Roma, a via del Corso, via dello shopping al centro della Capitale.
A partire da oggi l'Italia diventa quasi tutta zona gialla. In area arancione quattro regioni (Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria) e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Covid, Roma: folla per le vie della capitale
Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avvertito: 'La zona gialla non significa scampato pericolo'.'Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane", ha detto il ministro della Salute.
In serata, il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, intervistato a Che tempo che fa da Fabio Fazio, ha detto che "se noi automaticamente ricominciamo a far finta di niente e assistiamo alle scene di folla perderemo di nuovo il controllo dell'epidemia. Il virus non è stato sconfitto ma circola ancora". Sui vaccini Arcuri ha detto che "con AstraZeneca avremo l'importante opportunità di ridurre la moltiplicazione dei contagi". "Appena arriva, speriamo dalla settimana prossima - ha sottolineato - avremo due percorsi paralleli. Da una parte la riduzione dei decessi e delle terapie intensive" con Pfizer e Moderna "e dall'altro la riduzione dei contagi" con AstraZeneca preferibilmente destinato a chi ha tra i 18 e i 55 anni. "Abbiamo iniziato il piano delle vaccinazioni con uno schema che prevedeva in Italia sarebbero arrivati 28 milioni e 600 mila vaccini. Stiamo lavorando adesso con uno schema che prevede 11 milioni e 200 mila vaccini. Si tratta di oltre il 60% in meno".
Sono attualmente 1.958.691 le dosi di vaccino somministrate in Italia, con 617.867 persone che hanno ricevuto anche il richiamo. Lo riporta il report quotidiano del governo. La regione più virtuosa resta sempre la Campania che ha utilizzato il 98% delle fiale a disposizione (gliene restano appena poco più di 3.500), seguita da Marche (94,4%) e Umbria (90,9%). Fanalino di coda la Liguria che ha somministrato il 67,2% delle dosi a disposizione.
FRIULI VENEZIA GIULIA, C'E' LO STOP ASSEMBRAMENTI - Divieto di consumare alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze dei locali e nei luoghi dove siano possibili assembramenti. Divieto di consumazione al banco nei locali dopo le ore 11. E' quanto dispone l'ordinanza firmata dal governatore Massimiliano Fedriga per evitare gli assembramenti alla vigilia della zona gialla. L'ordinanza, in vigore dal 1 febbraio al prossimo 5 marzo, ripropone una serie di limitazioni già previste nel provvedimento dello scorso 5 dicembre, nonostante il rientro del Fvg in zona gialla.
L'ITALIA SI SVEGLIERA' IN GIALLO, con un allentamento dei divieti che alleggerirà il clima pesante respirato nelle ultime settimane a causa di un indice Rt elevato che finalmente si è abbassato. Complice anche una nuova interpretazione del Dpcm che ha eliminato la terza settimana di 'osservazione' per passare nella fascia di minor rigore, interpretazione sollecitata dai governatori pressati dalle categorie 'vittime' della stretta. Meno consolatoria la situazione della Sicilia e della Provincia autonoma di Bolzano che diventeranno arancioni, mentre Puglia, Sardegna e Umbria lo resteranno. E nonostante la Campania sarà gialla, Torre Annunziata si dichiara arancione.
Intanto il Tar della Sardegna ha chiesto al ministero della Salute un chiarimento. Serve un supplemento di istruttoria al Tar della Sardegna per decidere in merito alla richiesta urgente della Regione Sardegna di sospendere l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sulla fascia arancione per l'Isola sino al 7 febbraio. Con un decreto pubblicato oggi, il presidente del Tar Sardegna Dante D'Alessio, ha ordinato al ministero della Salute di fornire entro le 15 di lunedì 1 febbraio tutti i "chiarimenti sulle ragioni che hanno determinato la permanenza della Sardegna per un'altra settimana in zona arancione, anche nel confronto con i dati riguardanti le altre Regioni".
ECCO ORA COSA SI POTRA' FARE - Nelle regioni 'gialle' sarà consentito muoversi liberamente tra i comuni ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all'altra. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si può infrangere per "comprovate esigenze", motivi di lavoro, salute ed emergenze. L'autocertificazione è necessaria solo dopo le 22. Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l'asporto dai locali senza cucina. Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti. Nelle regioni situate in fascia arancione bar e ristoranti saranno chiusi: per i bar è consentito l'asporto fino alle 18 nei locali provvisti di cucina; per i ristoranti è permesso l'asporto e la consegna a casa. Gli spostamenti possono avvenire solo all'interno del proprio comune; si può uscire dal comune solo per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. E' infine consentito recarsi in due da parenti o amici dalle 5 alle 22.
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