Sarà la plenaria della commemorazione di David Sassoli e del cruciale voto per la sua successione, ma sarà anche il teatro del discorso di Emmanuel Macron per l'inizio della presidenza di turno francese dell'Ue. La settimana prossima Strasburgo si proporrà come crocevia d'Europa. E chissà che non lo sia anche di faccende più italiane, con vista sul Quirinale.
Lunedì, infatti, alle 18 sarà il segretario del Pd Enrico Letta a tenere il discorso ufficiale di commemorazione di Sassoli. Ma nella città alsaziana, stando ai rumors più recenti, una manciata di ore dopo è dato come probabile anche l'arrivo del leader di FI - ed europarlamentare - Silvio Berlusconi. Il voto dell'Assemblea per il nuovo presidente dell'Europarlamento comincerà martedì. Sarà segnato dal lutto per la scomparsa di Sassoli che, dopo un iniziale tentennamento, a metà dicembre aveva deciso comunque di farsi da parte.
Il candidato forte alla sua successione è l'attuale vice presidente vicaria Roberta Metsola, esponente del Ppe, come previsto nell'accordo di alternanza di inizio legislatura stipulato con S&D. Maltese, paladina della lotta alla corruzione, Metsola sarebbe la terza presidente donna della storia del Parlamento Ue e la più giovane in assoluto. La sua investitura potrebbe avvenire con una maggioranza quasi uguale a quella che elesse Sassoli, fatta di popolari, socialdemocratici e liberali. Ma i giochi non sono chiusi e le posizioni conservatrici sull'aborto da parte dell'esponente del Partito Nazionalista maltese hanno fatto storcere il naso a diversi europarlamentari del centro-sinistra. Da S&D a Renew, i vari gruppi si stanno preparando alla votazione con una serie di riunioni. Nel pomeriggio è toccato ai Conservatori e Riformisti - co-presieduti da Raffaele Fitto di Fdi e da Ryszard Legutko - incontrarsi per confermare che il loro candidato allo scranno più alto di Strasburgo sarà il polacco Kosma Zlotowski, esponente del Pis.
I sovranisti di Id hanno invece appena confermato il leghista Marco Zanni loro presidente e, avvertono, faranno pesare i loro voti. Obiettivo che verrà perseguito anche dai Verdi, che si erano opposti ad una conferma di Sassoli e che puntano a sfruttare il vento favorevole del nuovo governo semaforo a Berlino. Le candidature saranno ufficializzate lunedì sera e tra gli outsider potrebbe esserci anche l'olandese Esther de Lange, anche lei del Ppe ma sconfitta da Metsola nella votazione interna dei popolari. A rendere un unicum la plenaria di questo gennaio ci si è messa anche la nuova emergenza Covid: organizzare le votazioni per oltre 700 europarlamentari sotto la minaccia di Omicron, per il segretariato generale di Strasburgo non sarà certo una passeggiata.
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