/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Autoriciclaggio: 4 arresti e sequestro beni in Calabria

Autoriciclaggio: 4 arresti e sequestro beni in Calabria

Sigilli a società e beni per 5,2 Mln, anche albergo in Trentino

CATANZARO, 17 febbraio 2022, 08:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I finanzieri del Comando provinciale della di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno arrestato e posto ai domiciliari in esecuzione di un provvedimento del Gip di Lamezia Terme, quattro persone e sequestrato di due società e beni, per un valore superiore ai 5,2 milioni di euro. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata all'autoriciclaggio.Perquisizioni oltre che in Calabria anche in Lombardia, Trentino e Campania. Tra i beni sequestrati ci sono un albergo a Madonna di Campiglio,uno stabilimento industriale a Lamezia Terme e un'imbarcazione del valore di 300 mila euro.
    L'operazione denominata "Boccaccio" è scaturita a seguito dell'approfondimento, da parte dell'Agenzia delle Entrate, di una sospetta operazione di "Voluntary Disclosure", posta in essere da un imprenditore lametino, il quale ha fatto rientrare in Italia 500 mila euro investiti in banche maltesi per mezzo di una società con sede nelle Isole Vergini. Le indagini, svolte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro, hanno consentito di accertare, sia pure in fase investigativa-cautelare, che la provvista derivasse non da una eredità, come sostenuto dall'interessato, ma da pregressi reati fiscali. I riscontri hanno consentito di ricostruire le attività dell'imprenditore, del coniuge e di due consulenti operanti nel Nord Italia: da qui è emerso che, attraverso una serie di operazioni finanziarie, fosse stata riciclata la somma di oltre un milione di euro provento di evasione fiscale. Per nascondere l'origine illecita della provvista sarebbero state costituite società di comodo in Svizzera dove allocare parte dei proventi dell'evasione per poi procedere al loro reimpiego nel mercato legale, attraverso operazioni nel settore immobiliare, edile, turistico e del noleggio di natanti.. Il Gip ha inoltre disposto il sequestro di 1,5 milioni di euro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza