Le persone risultate positive al test
diagnostico (molecolare o antigenico) per SARS-CoV-2, si legge
nella circolare firmata dal direttore Prevenzione del ministero
Gianni Rezza, "sono sottoposte alla misura dell'isolamento".
Valgono le stesse indicazioni contenute nella Circolare n. 60136
del 30/12/2021 ('Aggiornamento sulle misure di quarantena e
isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della
nuova variante VOC SARS-CoV-2 Omicron B.1.1.529'). L'isolamento,
cioè, resta per un periodo di 7 giorni (e non più di 10) per i
soggetti vaccinati con booster o con ciclo vaccinale completato
da meno di 120 giorni. Al termine dell'isolamento va eseguito un
test molecolare o antigenico.
A coloro che hanno avuto invece contatti stretti con soggetti
confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime
dell'autosorveglianza, consistente nell'obbligo di indossare
dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2,
al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno
successivo alla data dell'ultimo contatto stretto. Se durante il
periodo di autosorveglianza, precisa la circolare, "si
manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da
Sars-Cov-2, è raccomandata l'esecuzione immediata di un test
antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in
caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti
sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo
contatto".
Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o
molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall'ultimo
contatto con un soggetto contagiato.
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