Nel 2023 è stato raggiunto il massimo
storico di presenze turistiche a Roma, con 35 milioni di
pernottamenti, +9% rispetto al 2022, e la Città Metropolitana di
Roma concentra l'89,5% delle presenze turistiche della Regione.
E' quanto è emerso dalla ricerca 'Turismo a Roma e nel Lazio:
rilevanza economica e convivenza sociale' realizzata da Rur
(Urban Research Institute) e promossa dal Consiglio Regionale
Unipol del Lazio. La ricerca è stata presentata oggi nella Sala
del Consiglio della Camera di Commercio di Roma nell'ambito
della Sesta edizione di EcosLab - Laboratorio biennale dello
sviluppo economico e sociale del Lazio.
Secondo la ricerca, le stime più recenti valutano che nel
2023 i pernottamenti nell'area romana supereranno i valori del
2019, attestandosi attorno i 35 milioni, con un incremento di
oltre il 9% rispetto ai 32 milioni del 2022. Nonostante le
ottime performance della Capitale, il Lazio si colloca (nel
consuntivo per il 2022) al sesto posto in Italia con 36 milioni
di pernottamenti, rispetto ai 38,1 dell'Emilia-Romagna, i 42,8
milioni della Toscana e i 65,9 milioni del Veneto che si colloca
al primo posto. Roma e provincia concentrano l'89,5% delle
presenze turistiche della regione, seguono Latina con il 4,5%,
Viterbo con il 3,7%, Frosinone con il 2,4% e Rieti con lo 0,4%.
Il Lazio inoltre, nel suo complesso, ha registrato nel
periodo antecedente alla pandemia (2019) 25,6 milioni di
visitatori ai siti culturali statali di cui 24,5 milioni a Roma
e 1,1 milioni nelle restanti province. Nel centro storico di
Roma si concentra l'86,4% dei visitatori di siti culturali, in
una zona - fra Colosseo, Trevi, Pantheon e Vaticano - pari allo
0,3% del territorio comunale, al 9,6% dell'area centrale e solo
al 18,9% del I Municipio.
Positivi gli effetti del turismo sulla crescita
dell'occupazione: gli occupati nel Lazio hanno raggiunto già nel
2022, con 443mila unità, i livelli del 2019, e sono poi
cresciuti nel secondo trimestre 2023 fino a 461mila unità pari
al 19,2% degli occupati. Il Lazio registra una variazione
positiva del 4,8% superiore alla media nazionale del comparto
(4%), al valore del Centro Italia (2,9%) e della Toscana (2,9%).
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