/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Investito e ucciso in bici, 6 fermati per 'l'esecuzione'

Investito e ucciso in bici, 6 fermati per 'l'esecuzione'

Il 9 agosto nel Milanese non un incidente ma un omicidio

MILANO, 23 agosto 2024, 19:35

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Non è stato un incidente con un pirata della strada quello che lo scorso 9 agosto è costato la vita a Fabio Ravasio, un 52enne con la passione per la bicicletta investito poco prima delle 20 in via Vela a Parabiago, nel Milanese, ma una vera e propria esecuzione. I carabinieri di Legnano hanno infatti fermato, su richiesta della Procura di Busto Arsizio, sei persone con l'accusa di omicidio dopo che con la loro confessione è stata ritrovata anche la vettura.
    L'auto nera, vista da alcuni testimoni, prima ha cambiato carreggiata e poi lo ha investito frontalmente con un impatto violentissimo che lo ha fatto cadere per poi sbattere contro un guard-rail danneggiando carrozzeria e luci.
    Dalle immagini, i carabinieri hanno accertato che la targa della macchina era stata contraffatta. Controllando le targhe associabili all'auto nera, gli investigatori hanno trovato che era intestata a una persona che conosceva Ravasio, residente a Parabiago e conosciuto in zona fra l'altro per la sua passione per il ciclismo.
    Da qui sono partite le indagini sulla sua rete di conoscenze e il pubblico ministero, che ha coordinato i carabinieri della compagnia di Legnano, hanno trovato "elementi rilevanti" che la morte del cinquantaduenne non era dovuta a un incidente stradale ma a un investimento fatto di proposito dal conducente dell'auto.
    Chiamate in Procura, alcune persone definite "di rilievo investigativo" ieri sera hanno confessato spiegando le loro responsabilità e quella degli altri, indicando il ruolo che ha avuto ciascuno e anche la "finalità patrimoniale" e hanno indicato dove trovare l'auto che era nascosta nel garage di uno di loro.
    I sei fermati sono stati portati in carcere a Busto Arsizio.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza