Il gup di Catania, Giuseppina
Montuori ha condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione uno dei
maggiorenni egiziani accusato di violenza sessuale di gruppo nei
confronti di una tredicenne il 30 gennaio scorso nei bagni
pubblici della Villa Bellini davanti al suo ragazzo
diciassettenne. Il giudice inoltre ha condannato l'imputato al
pagamento di 50 mila euro come provvisionale ai genitori della
minorenne, parti civili, e 20 mila euro alle altre parti civili
tra cui il fidanzato della vittima, e al pagamento delle spese
processuali. L'imputato è stato interdetto in perpetuo dai
pubblici uffici e per la durata della pena è decaduto dalla
responsabilità genitoriale.
Il giudice ha ordinato tra l'altro che dopo aver scontato la
pena l'imputato per due anni non potrà avvicinarsi a luoghi
frequentati abitualmente da minori.
Altri quattro maggiorenni sono a processo, col rito ordinario,
davanti alla seconda sezione del Tribunale penale di Catania.
Tutti i procedimenti sono celebrati a porte chiuse. Mentre due
egiziani, non maggiorenni, sono a processo davanti ai giudici
per i minorenni di Catania: uno ha avuto accesso al rito
abbreviato e l'altro è giudicato col rito ordinario.
Determinanti nelle due inchieste sono state le dichiarazioni
della 13enne e del suo fidanzato che hanno denunciato la
violenza e poi riconosciuto gli aggressori. Le loro
testimonianze sono state acquisite durante un incidente
probatorio che si è svolto davanti ai due gip, distrettuale e
per i minorenni, che è stato acquisito agli atti dei due
procedimenti.
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