/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

21enne ucciso nel Reggino, è stato vittima di un agguato

21enne ucciso nel Reggino, è stato vittima di un agguato

Nella zona terzo omicidio in 3 anni, ipotesi faida dei boschi

SAN PIETRO DI CARIDÀ, 15 novembre 2024, 11:16

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' rimasto vittima di un agguato Stefano Cirillo, il 21enne ucciso ieri a San Pietro di Caridà, comune del Reggino al confine con la Provincia di Vibo Valentia. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, il giovane stava rientrando a casa a piedi in contrada Corruttò, nella frazione Monsoreto di San Pietro di Caridà, quando qualcuno gli ha sparato contro alcuni colpi di pistola, uno dei quali lo ha raggiunto alla testa uccidendolo sul colpo. Sarà l'autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni nell'ospedale di Locri, a stabilire se Cirillo - noto alle forze dell'ordine per resistenza a pubblico ufficiale - sia stato raggiunto anche in altre parti del corpo.
    Al momento i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro e del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria che conducono le indagini coordinate dalla Procura di Palmi, non escludono alcuna ipotesi. Una delle piste sulla quale gli investigatori starebbero lavorando è che nella zona sia in atto una faida per il taglio dei boschi.
    Con quello di Cirillo, infatti, sono tre i delitti compiuti negli ultimi due anni - oltre un tentato omicidio - nel piccolo paese dell'entroterra reggino o nelle immediate vicinanze e che hanno visto come vittime tutti giovani. L'8 aprile scorso era stato assassinato un operaio 24enne, Domenico Oppedisano, ucciso a colpi di pistola in località Prateria mentre stava lavorando.
    Il 10 settembre 2022 a cadere sotto i colpi di sicari era stato Alessandro Morfei, di 30 anni, ucciso a colpi di lupara mentre lavorava la terra su un trattore nelle campagne di Dinami, comune del Vibonese situato a pochi chilometri da San Pietro di Caridà. Il padre di Alessandro, Pietro Morfei, ritenuto legato all'omonima famiglia di 'ndrangheta della zona, era stato ucciso davanti ad un bar a Dinami il 17 luglio del 1998.
    Il 6 agosto scorso, infine, sempre a San Pietro di Caridà, un altro giovane, Pietro Morfei, di 20 anni, era stato ferito al collo da un colpo di fucile caricato a pallini mentre era in auto con la fidanzata che aveva riportato solo lievi escoriazioni.
    Adesso, gli investigatori dell'Arma stanno indagando per accertare se i quattro episodi siano legati tra loro e se dietro vi sia un'unica matrice che potrebbe portare a contrasti nella gestione dei boschi della zona.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza