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Carolina Crescentini: "Il cortometraggio è una difficile arte"

Carolina Crescentini: "Il cortometraggio è una difficile arte"

Ad Andaras festival. A settembre al cinema, poi serie Netflix

ROMA, 22 luglio 2024, 18:48

di Giorgiana Cristalli

ANSACheck
Carolina Crescentini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carolina Crescentini - RIPRODUZIONE RISERVATA

"È difficile raccontare una storia in 15 minuti. Vengo dal mondo dei cortometraggi. Ne ho girati anche prima di studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia e tuttora mi piace partecipare": Carolina Crescentini, ospite di Andaras Traveling Film Festival, è entusiasta dei film brevi visti durante le serate della rassegna ideata da Marco Corrias, con la direzione artistica di Joe Juanne Piras, organizzata tra Fluminimaggiore, Iglesias e Buggerru nella parte sud occidentale della Sardegna, e condotta dall'attrice Enrica Pintore.

Protagonista di uno degli incontri con il pubblico nell'ambito del Festival, come pure suo marito, il cantautore Francesco Motta, Crescentini parla di Andaras come di "una scoperta meravigliosa per la selezione di corti internazionali sul tema del viaggio", un percorso, da spettatrice e giurata, "attraverso territori e argomenti interessanti in un'atmosfera super rilassata, immersa nella natura meravigliosa di questa parte della Sardegna piena di poesia".

Andaras Traveling Film Festival


Con venti anni di carriera alle spalle, Carolina è una delle attrici più amate dal pubblico e dalla critica. Dagli esordi con Notte prima degli esami oggi, diretta da Fausto Brizzi, e Parlami d'amore, con Silvio Muccino, ha avuto l'opportunità di lavorare con molti registi, da Giuliano Montaldo (I demoni di San Pietroburgo e L'industriale) a Ferzan Ozpetek (Mine vaganti e Allacciate le cinture). Il sogno è quello di girare un film per Paolo Sorrentino, ritenuto "di un'intelligenza suprema", o per Silvio Soldini "per come racconta le donne. 'Agata e la tempesta' mi rappresenta", dice. Trova divertentissimi e irresistibili Carlo Verone e Paolo Virzì. Dei ruoli interpretati fino ad oggi, l'attrice "cagna" di Boris è quello che rifarebbe a vita "perché è il più divertente".

Popolarissima anche per la serie Mare fuori, il cui successo è andato oltre ogni più rosea aspettativa, Carolina Crescentini ha molto amato il suo personaggio della direttrice claudicante del carcere minorile perché l'ha messa di fronte al duplice impegno per la tematica affrontata e per il confronto con la disabilità.

"Quando mi capitava di andare a cena da sola, i ragazzi venivano a raccontarmi storie piene di un'umanità complicata chiamandomi direttrice e identificandomi pienamente con il mio personaggio. È stato uno dei tanti ruoli da cui ho imparato molte cose. Credo che il carcere minorile possa riabilitare, per gli adulti è diverso, ci sono più problemi'', osserva Crescentini.

"Un'insegnante mi ha scritto che i suoi studenti la chiamavano Punto e virgola e mi ha ringraziata per avere normalizzato la disabilità", aggiunge. Al cinema rivedremo l'attrice romana a settembre con la commedia 'Come far litigare mamma e papà', diretta da Gianluca Ansanelli, in cui è la moglie di Giampaolo Morelli Nel film il figlio vuole far separare i genitori perché tutti i suoi amici sono figli di separati e perché ritiene di avere vantaggi come la doppia paghetta e le doppie vacanze. Nel cast anche Nino Frassica, "un guru di riferimento specializzato in psicologia infantile" ed Elisabetta Canalis, "la mamma figa", racconta Crescentini che sarà anche nel cast della seconda stagione di 'Tutto chiede salvezza' diretta da Francesco Bruni per Netflix.

Sempre in bilico tra comico e drammatico, Carolina non esclude di debuttare un giorno come regista sulla scia di Paola Cortellesi e di tante colleghe attrici. Il movimento Me too, racconta, ha portato più rispetto sul set. "Oggi c'è.la figura dell'intimacy coordinator, una figura presente ai provini. Vuoi un nudo integrale? Me lo devi saper chiedere. Il terrore legale - conclude l'attrice - ora ci sostiene". 

Motta all'Andaras Traveling Film Festival

VINCITORI  dell’ANDARAS FILM FESTIVAL 2024

Andaras Noas "Nuovi Sentieri” - categoria dedicata ai corti di finzione che hanno come tema il viaggio, il momento prima di una partenza.
“Things unheard of”  di Ramazan Kılıç. Il regista turco ha raccontato la storia di una bambina curda che cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo la disattivazione della sua televisione, unica sua finestra sul mondo, da parte dell'esercito turco.

Gazes from the World 2024 - categoria dedicata ai documentari di viaggio, a sguardi intimi e particolari.
“Sermersuaq, the great ice” di Patrizia Bruno. Sermersuaq è un potente documentario che offre una prospettiva intima sui cambiamenti climatici nell'Artico.

Ad Astra 2024 - categoria dedicata ai cortometraggi di fantascienza.
“Big Love” di Cristiano Gazzarrini, film italiano racconta la storia di una ragazza di 14 pronta a vivere il suo primo grande amore. È un’opera che travolge emotivamente lo spettatore e lo lascia con il fiato sospeso dall’inizio alla fine della narrazione.

Strange World 2024 - categoria dedicata a cortometraggi sperimentali o con tematiche e contenuti forti.
“Until we die” di Myriam Verreault e Brigitte Poupart: un crossover poetico in un mondo in rovina dove ognuno sopravvive da solo nel disordine collettivo.

Narrative Short 2024 - categoria dedicate ai corti di finzione.
“The Skates” di Halima Ouardiri: produzione canadese il filma per protagonista Mina che ama pattinare. Suo padre, recentemente divorziato dalla madre, l'accompagna alla sua prima lezione di pattinaggio artistico. Tutto parte da qui, al centro una bambina ed un forte dissidio familiare. Un film in cui la protagonista diventa oggetto di contesa tra i due genitori.

Docu Short 2024 - categoria dedicata ai cortometraggi documentaristici.
“Deserto Bianco” di Marta Massa - Da un paesaggio desertico emergono le voci di giovani ragazzi della Sardegna; voci che esplorano le tracce lasciate sul territorio dalle ex-industrie. Il film italiano scritto e realizzato da giovani autori sardi merita il premio Andaras per aver portato sul grande schermo una storia poco nota oltre i confini regionali, fatta delle ferite che restano dopo il sogno infranto di un’industrializzazione forzata, nello specifico, nella zona di Sant’Antioco. 

Best Another Day 2024 - categoria dedicata ai corti di finzione che raccontano una prospettiva intima e personale. “Making Babies” di Éric K. Boulianne - film canadese racconta la storia di una coppia che dopo molti anni insieme, decide di avere un bambino. Making Babies è una commedia drammatica minimalista che offre uno sguardo agrodolce sulla vita di coppia, con i suoi dubbi, le sue sfide e la sua resilienza. Vince il premio Andaras per la capacità di tratteggiare con ironia e, al tempo stesso, grande empatia, la frustrazione di una coppia che, nel non riuscire ad avere un figlio, finisce per perdere di vista il proprio legame.

Miglior Animazione 2024 - Categoria dedicata ai cortometraggi d’animazione.
“Zoo” di Tariq Rimawi. Vagando per il peggior zoo del mondo, un bambino, Sami, cerca il suo pallone da calcio. Trova molto di più quando incontra la piccola tigre Laziz, che lo segue nella sua ricerca di un posto sicuro dove giocare. Diventano amici, ma i resti della guerra nascondono pericoli. Animazione essenziale e ricca di significato, in un bianco e nero senza sfumature.

Il Premio Speciale della Giuria 2024 a “Titanic, versione adattata alle famiglie iraniane” di  Farnoosh Samadi. 

Il Premio Speciale Andaras 2024 a “Home” di Valerio Armati, Nina Baratta.

Menzioni d’onore a:
“3MWh” di Marie-Magdalena Kochová.

Valentina Bellè per il ruolo di Miranda in “Miranda’s mind” 

Maddalena Crespi per la regia di “Miranda’s mind” 

Isabella Margara per la regia di “Nothing Holier Than A Dolphin” .

Video Carolina Crescentini: 'Venite ad Andaras Traveling Film Festival'

 

Sold Out le masterclass con cui, per la prima volta quest’anno, è stata inaugurata l’Andaras Summer School, che si è avvalsa di un corpo docente di professionisti dell’Industria Cinematografica di fama nazionale ed internazionale: Luna Gualano, premiata regista de La guerra del Tiburtino III,  ha curato l’area didattica dedicata alla REGIA, Francesca Scanu l’area didattica dedicata alla SCENEGGIATURA; mentre PRODUZIONE e DISTRIBUZIONE sono state affidate a Saverio Pesapane, sceneggiatore, produttore e distributore, dal 2017 socio fondatore di Premiere Film.

‘In piccoli paesi come il nostro, - conclude Maria Paola Pisanu, Presidente Associazione Culturale Andaras - che soffrono anche dell’isolamento geografico, tramite le associazioni, il festival permette alle giovani generazioni di avere uno sguardo aperto sul mondo, e opportunità di crescita e sviluppo per tutta la comunità".

Giuria Speciale: Carolina Crescentini (attrice), Monica Nappo (attrice), Ado Hasanovich (regista).

Giuria classica: Flavio Natalia (direttore di Ciak), Francesca Maria Scanu (sceneggiatrice e producer), Selene Caramazza (attrice).

Giuria speciale Ad Astra: Maurizio Temporin (scrittore, artista), Luna Gualano (regista), Rancore (rapper).

 

 

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