Maura Biava, artista visiva
italiana con sede ad Amsterdam che lavora con la fotografia,
scultura, performance e installazione, espone al Museo
internazionale delle Ceramiche di Faenza (Ravenna) per la prima
volta, dal 9 novembre al 12 gennaio, con una
mostra-installazione dal titolo "in-form-azione" a cura di
Alessandra Laitempergher, realizzata grazie al sostegno
dell'olandese Fondazione Mondrian e del MiC-Direzione Generale
Educazione, ricerca e istituti culturali.
Maura Biava presenta una selezione di sculture della serie
"Form Informed" e un nuovo progetto che comprende sculture
realizzate appositamente per questa mostra, integrate da opere
fotografiche della serie #ZeroZero dal 2019 ad oggi. La mostra
mette in evidenza un tema centrale del lavoro di Biava: il
momento dell'incipit artistico, quando le mani dell'artista
entrano in contatto con l'argilla, a significare il passaggio
dal concetto astratto alla creazione tangibile. Fotografie di
mani ricoperte di argilla, apparentemente catturate nelle fasi
iniziali del processo artistico, sono accostate a sculture in
ceramica, convenzionalmente considerate come il risultato
artistico finale. Sia le opere fotografiche che le sculture
rappresentano l'espressione artistica, incarnando l'impronta
delle mani dell'artista e racchiudendo il potenziale dell'atto
creativo. Questo tema si inserisce in una più ampia indagine
artistica sul ruolo dell'artista come agente e veicolo della
creazione. Più in generale, Biava è affascinata dal modo in cui
le forme regolari del mondo organico vengono create secondo
specifiche regole matematiche e nella sua pratica artistica mira
a creare opere che seguano questi principi.
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