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Presidente Fondazione Orestiadi lascia e sbatte la porta

Presidente Fondazione Orestiadi lascia e sbatte la porta

Pumilia si dimette: "Sono vittima d'una cinica congiura paesana"

PALERMO, 04 gennaio 2025, 19:02

Redazione ANSA

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Confinata nella tragedia del terremoto che nel '68 la distrusse insieme ad altri tredici paesi della Valle del Belice, Gibellina nel 2026 sarà Capitale dell'arte contemporanea, mettendo a frutto la visionaria impresa cominciata all'indomani del sisma da Ludovico Corrao, tre volte sindaco della città, e che ha visto in quest'angolo di Sicilia esercitarsi la fantasia di artisti, architetti, registi teatrali, musicisti, come Philip Glass, Peter Stein, Alberto Burri, solo per citarne alcuni. Ma a un passo dalla vetta, ecco il colpo di scena: Calogero Pumilia, ex parlamentare e presidente dal 2015 della Fondazione Orestiadi, la creatura nata nel '92 per opera di Corrao, si dimette sbattendo la porta.
    La Fondazione è protagonista delle attività culturali di Gibellina e dieci anni fa veniva data per morta, prima che Pumilia la rimettesse in sesto. Cosa è successo? "Una modesta, cinica congiura paesana - dice Pumilia -. Le figlie di Corrao, Francesca e Antonella, spalleggiate dallo sponsor della Fondazione, intendono esercitare un protagonismo diretto. E pensare che fu Francesca, nel 2015, a chiedermi di presiedere la Fondazione, indebitata per 1,6 milioni di euro e alle soglie della chiusura. Gli stipendi non venivano pagati da un anno e mi fu subito consigliato di licenziare tutti. Ora i dieci dipendenti vengono pagati con regolarità. Quando accettai la presidenza, l'allora consigliere della Fondazione, Nino Buttitta, figlio del poeta dialettale Ignazio, mi disse: 'Si fuoddi', sei matto. Eppure, vendetti tre quadri e trovai un accordo con le banche per rientrare dal debito. Da allora le attività si sono moltiplicate. Non potendomi attaccare sul piano gestionale (l'ultimo finanziamento regionale ammonta a 980 mila euro, mezzo milione in più rispetto al precedente), mi accusano di cose inesistenti, come aver distribuito consulenze. Nulla di più falso. Ricordo che per statuto non percepisco un solo centesimo dalla Fondazione. Per proteggere la mia dignità non mi restano che le dimissioni. In Sicilia spesso si è molto bravi a trasformare un'opportunità in un'occasione di rissa banale e volgare".
    "E' la seconda volta - aggiunge - che la famiglia Corrao mi dà il benservito: il primo me lo diede Ludovico, la mattina dopo aver cenato piacevolmente con lui mi spedì una lettera di licenziamento da segretario generale della Fondazione, senza neanche avvertirmi. Ovviamente, non intrapresi alcuna azione legale".
    Se il 2026 Gibellina sarà la Capitale dell'arte contemporanea, da quattro giorni Agrigento è capitale italiana della cultura 2025, "e non ha uno straccio di programma", sottolinea Pumilia. "Regista" di entrambe le iniziative è Roberto Albergoni, che nella città dei Templi - dice l'ex presidente della Fondazione Orestiadi - è ridotto a svolgere la funzione di formale garante di scelte o di non scelte altrui".
    Riguardo all'accaduto, Albergoni spiega di essere "rimasto sorpreso dalle dimissioni", e il Cda della Fondazione, nel ringraziare Pumilia per il lavoro svolto, dice di averle "apprese con dispiacere" mentre il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera dice di essere ''stupito dalla decisione''.
   
   

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