"Sono grata a Greenwich Entertainment, distributore americano del film, per aver creduto in C'è ancora domani e averlo presentato tra i film eleggibili agli Oscar", dice Paola Cortellesi all'ANSA. "Ora, chiariamoci: in questo campionato Usa, le probabilità che C'è ancora domani entri nelle cinquine degli Academy Awards sono pari, direi, alla vita di un gatto in tangenziale, a Roma, nell'anno del giubileo, ma è comunque una soddisfazione anche solo essere stati ammessi all'interno di questa selezione di film distribuiti nelle sale americane. Ora direi invece di concentrarci a fare tutti un gran tifo per il meritevole candidato del nostro paese, lo splendido "Vermiglio" di Maura Delpero!''.
In ogni caso C'è ancora domani, il film campione di incassi (e di lodi) che l'Italia non ha portato agli Oscar, ci prova per conto suo e risulta tra i titoli ammessi alla 97/a edizione del premio. L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha pubblicato ieri la lista dei lungometraggi che possono aspirare ad una statuetta nella prossima competizione. Tra le 323 pellicole ammesse al vaglio della prestigiosa istituzione cinematografica, spicca There is still tomorrow, la produzione dei record in Italia, con 37 milioni di euro al botteghino nazionale, 22 settimane consecutive di programmazione, quasi due mesi al primo posto tra i più visti. C'è ancora domani è eleggibile all'Oscar 2025 nelle tre categorie: Miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior attrice protagonista. Il film era stato proposto alla commissione italiana per concorrere nella categoria miglior film straniero nella selezione del settembre 2023, prima della sua uscita (26 ottobre). Non è stato possibile ripresentarlo nel 2024 perché non rientrava più nei parametri di selezione. Nel frattempo, il film è uscito in 126 paesi, compresi gli Stati Uniti. Il distributore americano lo ha iscritto ed è stato ammesso dall'Academy a partecipare tra i 323 film usciti negli Stati Uniti, in una competizione che comprende i maggiori titoli di tutto il mondo.
La porta del Dolby Theatre è stretta, ma ora almeno Cortellesi può giocarsi le sue carte. I membri dell'Academy votano tra domani e domenica i finalisti in tutte le categorie, che saranno resi pubblici il 17 gennaio. Il 2 marzo a Hollywood, la cerimonia con l'annuncio dei vincitori. Uscito in sala il 26 ottobre del 2023, l'esordio alla regia dell'attrice non è stato scelto dall'Anica per rappresentare l'Italia alla scorsa edizione degli Oscar: la commissione romana aveva preferito Io, Capitano di Matteo Garrone, che in effetti ha poi superato le due votazioni dell'Academy ed è arrivato in finale tra i migliori film in lingua non inglese. Nonostante le polemiche sollevate, il film di Cortellesi non poteva rientrare in corsa quest'anno: Roma poteva presentare solo una pellicola uscita al cinema tra il 1 novembre 2023 e il 30 ottobre 2024. In questo caso, la scelta è caduta su Vermiglio di Maura Delpero, che è ancora in gara tra i titoli stranieri. Wildside e Cortellesi hanno così sottoposto C'è ancora domani alla considerazione dei membri dell'Academy nelle categorie generali, cioè non tra le produzioni internazionali dove deve essere il paese di origine a candidare l'opera. In questo caso, la tempistica tornava. La Greenwich Entertainment, società di distribuzione indipendente con sede a Los Angeles che ha comprato i diritti per Usa e Canada, è riuscita a portare il film in sala per sette giorni a novembre, criterio necessario per essere ammesso tra i concorrenti del 2024. Una distribuzione più diffusa è prevista a partire da marzo.
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