"La politica è meravigliosa" purché non si rimuova la memoria e si resti nella scia di "quella cosa bella che Berlinguer ha incarnato". Con un'accorata difesa della politica, intesa nella sua accezione più alta, Walter Veltroni ha concluso questa sera un incontro sul grande leader del Pci al Salone del Libro di Torino, in quello stesso Lingotto dal quale aveva lanciato la sua candidatura a segretario del Pd.
"Noi rinnoviamo la memoria - ha affermato Veltroni - e così facendo ci viene meno voglia di futuro. E viviamo questo presente ansiogeno, faticoso, bulimicamente consumato, che finisce con il lasciarci una sensazione di grande vuoto". "Il recupero della memoria - ha aggiunto - non è nostalgia, io non ho nessuna nostalgia per la Prima Repubblica, era il tempo di Sindona, di Calvi, della P2, di Gladio, e del terrorismo". "Però - ha rimarcato - ho nostalgia di un'idea della politica". "La politica - ha detto ancora Veltroni - è meravigliosa, è una cosa straordinaria, bellissima, riempie la vita, dà un senso, è una missione civile collettiva che può essere eccezionale. A condizione che sia quella cosa bella che Berlinguer ha incarnato".
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