(di Patrizia Vacalebri)
MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI, LUCA
MOLÀ, GIORGIO RIELLO - TUTTE LE PERLE DEL MONDO (Il Mulino, pp.
350, 45 euro )
"La grande perla, perfetta come la luna. E assorbiva la luce
e la filtrava, per rifrangerla in un' incandescenza d'argento"
scriveva John Steinbeck. Predilette e desiderate perché rare,
luminose, preziose, le perle hanno ispirato artisti e scrittori.
In loro si addensa una grande quantità di significati:
innocenza, candore virginale, passione, saggezza e fortuna.
Simboleggiano la vita e insieme hanno un legame con la morte.
Sono l'emblema del lusso e della raffinatezza come pure un
prodigio della natura. Come venivano pescate? Attraverso quali
rotte pervenivano alle corti? Chi le indossava, quali vesti e
apparati andavano a esaltare? Nel libro scopriremo che non tutte
le perle avevano una buona reputazione e che sono state sì al
centro di vasti commerci e raffinate seduzioni, ma anche
d'intrighi e atroci vendette.
Rare e preziose, le perle hanno ispirato artisti e scrittori,
conquistato in ogni epoca il favore di uomini e donne che le
hanno incluse fra gli ornamenti prediletti. Culturalmente assai
dense, sono emblema del lusso, della raffinatezza e della
purezza, sinonimo delle vette di perfezione che può raggiungere
madre natura. La Venere botticelliana fuoriesce da una
conchiglia marina, quasi fosse una perla, evocando eterne
nascite, un ciclo perennemente rinnovato di amore e
procreazione. Allo stesso tempo simboleggiano anche dolore e
perdita: quante perle nei funerali più chic.
Il libro ci propone un viaggio avventuroso, dal Nuovo Mondo
all'Asia, dal Venezuela al golfo Persico e a quello di Mannar,
dalle piazze dello smercio più frenetico, come Venezia, Anversa
e Siviglia, alla Cina e al Giappone. Come venivano pescate le
perle? Chi le commerciava? Chi le indossava? Come giungevano
nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti e da lì, sotto forma
di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e
le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano
gli altri usi? Se il linguaggio che parlavano era soprattutto
quello del potere, del prestigio e della bellezza, mille sono le
sfumature che accompagnano la fortuna delle piccole sfere
bianche e luminescenti lungo i secoli e fino ai giorni nostri.
Oggi perle debitamente triturate e trattate sono a volte usate
nella cosmetica. Si trovano infatti in commercio creme a base di
polvere di perle, capaci - a dire dei produttori, ovviamente -
di accelerare il rinnovamento delle cellule e di donare
lucentezza alla pelle, che promettono inoltre di rendere più
liscia. Del resto la medicina tradizionale cinese consiglia
creme a base di polvere di perle di acqua dolce o salta: un
antichissimo rimedio dovuto alla presenza di amminoacidi,
vitamine del gruppo B, sali minerali tra cui calcio, potassio e
magnesio, e potenti ossidanti. Creme, ciprie e maschere per il
viso perpetuano il sogno di ricavare dalle perle sprazzi di
bellezza e luminosità. E che dire dell'usanza attuale di
ricorrere, per sbiancare i denti e prevenire carie e tartaro, a
dentifrici che contengono estratto di perle e polvere di perle?
Le perle sono persuasive: non meno che sui corpi le troviamo su
tessuti ricamati, su cinture, borse, copertine di libri,
scatole, cornici, rosari, crocefissi.
Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato storia medievale,
storia delle città e storia e patrimonio culturale della moda
nell'Università di Bologna. Luca Molà insegna storia del
Rinascimento nell'Università di Warwick in Gran Bretagna.
Giorgio Riello insegna storia globale dell'Età moderna allo
European University Institute di Firenze.
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