(di Paolo Levi)
"Uno spirito europeo": a una
manciata di giorni da quello che sarebbe stato l'80mo compleanno
di Antonio Tabucchi (Pisa 24 settembre 1943 - Lisbona 25 marzo
2012) è stata presentata al Consolato d'Italia a Parigi la
nuova edizione del suo romanzo più celebre, 'Sostiene Pereira',
in edicola dal 19 settembre (e per un mese) con il Corriere
della Sera. Il colloquio 'Intorno a Pereira', introdotto dai
saluti dalla Console d'Italia, Irene Castagnoli, segna una nuova
tappa nella collaborazione del Corriere con l'Università
Cattolica di Milano, che ha organizzato la presentazione del
volume sulle rive della Senna. "A Parigi, Tabucchi è sempre
stato felice. Si sentiva bene", ha raccontato la moglie,
traduttrice e già docente all'Università di Pisa, Maria José de
Lancastre, rivolgendosi alla folta platea di pubblico giunta
ieri in Consolato. Alla conferenza parigina sono anche
intervenuti il prorettore dell'Università Cattolica del Sacro
Cuore, Fausto Colombo e lo scrittore amico e traduttore in
francese di Tabucchi, Bernard Comment. Un appuntamento che ha
visto la partecipazione di tanti giovani ed ex alunni
dell'Università Cattolica trasferitisi Oltralpe. Tabucchi aveva
"uno spirito totalmente europeo", ha spiegato Comment evocando,
tra l'altro, la sua scelta di andare a studiare a Parigi o la
passione per la letteratura portoghese. Durante l'incontro,
moderato dal corrispondente del Corriere della Sera in Francia
Stefano Montefiori, si è parlato di come Tabucchi conobbe gli
orrori del regime di Salazar in Portogallo e si è anche
ricordato di quando, più di recente, nel gennaio 2011 - in un
memorabile intervento pubblicato sul quotidiano Le Monde,
'Cesare Battisti, un coupable' - rispose in modo più che mai
efficace a quegli intellettuali della sinistra parigina che si
erano schierati in difesa degli ex brigatisti rifugiati in
Francia durante gli anni di Piombo. "Antonio era intensamente
democratico: non trovava giusto che dei crimini di sangue
venissero dimenticati o perdonati quando la giustizia italiana
si era espressa in modo chiaro", ha spiegato Comment,
riconoscendo a Tabucchi un "grande coraggio". "Veniva catalogato
come scrittore di sinistra ma prima ancora che di sinistra era
anzitutto un democratico", ha puntualizzato, spiegando che
"Antonio ha speso tutta la vita nell'allertare che la democrazia
non è mai qualcosa di completamente acquisito", e va difesa.
Parole a cui ha fatto eco il prorettore dell'Università
Cattolica, Fausto Colombo: "Tabucchi era un intellettuale
impegnato ma non un intellettuale ideologico che sceglie il suo
campo una volta per tutte". Esprimendosi in perfetto francese,
il prorettore ha anche lungamente elogiato la scrittura di
Tabucchi legggendo, ad alta voce, questa volta in italiano,
dinanzi al pubblico, l'incipit di 'Sostiene Pereira'. "La storia
di Pereira - ha detto - è la storia di tutti noi, persone
semplici, piene di dubbi che magari non capiscono bene cosa stia
accadendo ma che possono impegnarsi nella storia". Sono molti i
contributi che arricchiscono la nuova edizione del romanzo, che
venne pubblicato da Feltrinelli nel 1994 e dal quale fu tratto
nel 1995 anche il film di Roberto Faenza con Marcello
Mastroianni: a cominciare da un inedito dello stesso Tabucchi,
sulla figura 'europea' del protagonista Pereira, e il testo
scritto dalla vedova, Maria José de Lancastre. Inoltre, il
saggio di Fausto Colombo, sul romanzo e il suo tempo; e
l'intervista di Stefano Montefiori al traduttore Bernard
Comment.
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