E' prevista per il prossimo mese
di agosto la prima dello "Spettacolo dell'Opera dei Pupi e delle
Pupe Antimafia" dedicato a Lea Garofalo, vittima della
'ndrangheta la cui storia ha tanto colpito l'immaginario
collettivo, dal puparo Angelo Sicilia e della cantastorie
Francesca Prestìa.
L'idea dello spettacolo su Lea Garofalo nasce dall'incontro
di due artisti come il puparo palermitano padre dei pupi
antimafia e la prima donna cantastorie calabrese nonché autrice
della "Ballata di Lea" e di altri brani dedicati alle vittime di
mafia.
Lo spettacolo, scritto a quattro mani da Sicilia e Francesca
Prestìa, coniuga la grande tradizione dei pupi siciliani con
l'arte dei cantastorie meridionali. Sicilia e Prestia, che
parallelamente hanno già avviato un percorso di rinnovamento dei
propri repertori con la nascita dell'opera dei pupi antimafia
(Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Peppino di
Cinisi contro la mafia ed altri) e delle ballate ispirate alla
realtà odierna ed a varie problematiche sociali e civili (
"Tantu nui simu 'e cchiù!" in memoria di Rita Atria, Maria
Concetta Cacciola, Ilaria Alpi, Rossella Casini, Francesca
Morvillo; la ninna nanna "Lu bene re la mamma", dedicata a
Giuseppina Pesce) hanno unito le loro arti per narrare, con gli
strumenti del teatro di figura e del "canto e cuntu", la
drammatica storia di Lea Garofalo.
Lo spettacolo vede in scena i due artisti affiancati sul
palco dai pupi antimafia animati dalla Marionettistica Popolare
Siciliana di Palermo e recitati da Sicilia e Prestìa. Le musiche
che corredano la rappresentazione sono composte ed eseguite dal
vivo da Francesca Prestìa con la sua voce e gli strumenti
musicali che ormai tradizionalmente fanno parte del suo corredo
artistico (chitarrina battente, flauto traverso, tammorra,
glockenspiel).
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