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Edoardo Leo, 'io Clandestino in ascolto degli ultimi' / VIDEO

Edoardo Leo, 'io Clandestino in ascolto degli ultimi' / VIDEO

Su Rai1 da ex ispettore polizia a investigatore privato a Milano . Regia di Rolando Ravello

ROMA, 05 aprile 2024, 18:49

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Edoardo Leo ne il Clandestino su Rai1 da 8 aprile regia Rolando Ravello - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Per la prima volta si parla di clandestini senza schierarsi da nessuna parte. Si fa vedere perché le persone si trovano in certe situazioni. E questo è uno dei motivi che mi hanno spinto ad accettare il ruolo di Luca Travaglia, uno che si sente un clandestino in casa sua, un uomo diviso, che ha perso tutto, ma cambia e si mette in ascolto. Al di là della scommessa di interpretare un personaggio introverso e burbero, quando ho letto la sceneggiatura mi ha colpito l'originalità nel mescolare dramma, noir e commedia". A parlare è Edoardo Leo che torna in tv su Rai1 dall'8 aprile (e disponibile su RaiPlay) come protagonista de Il Clandestino, serie crime comedy in sei prime serate con la regia di Rolando Ravello cui lo lega una lunghissima amicizia, come confermano entrambi. Creata da Renato Sannio e Ugo Ripamonti la serie è una coproduzione Rai Fiction - Italian International Film, prodotta da Fulvio e Paola Lucisano. Il Clandestino, un investigatore a Milano, è stata presentata a Roma nella sede Rai di Viale Mazzini dai protagonisti. Nel cast Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto, Simone Colombari. La serie che potremmo definire un noir metropolitano, con punte di commedia e introspezione si apre con una scena di grande impatto, un attentato: mentre l'ispettore capo dell'antiterrorismo Luca Travaglia (Edoardo Leo) coordina con la sua squadra un vertice tra le autorità italiane e quelle libiche, avviene un attacco terroristico: nello scoppio della bomba, uno dei suoi agenti resta paralizzato e la sua compagna non solo perde la vita ma sembrerebbe coinvolta. Distrutto Luca lascia Roma e si trasferisce a Milano e lascia la polizia. "Il Clandestino non è solo un percorso nella variegata Milano, ma anche un viaggio profondo nell'animo del protagonista, che si misurerà con l'errore che l'ha portato a perdere tutto nel tentativo di trovare il proprio posto nel mondo", aggiunge il protagonista. Nella serie "incontro Palitha - spiega Edoardo Leo - un cingalese che mi ospita nel suo garage". "Sono sicuro che Hassani Shapi, che lo interpreta racconta di essere kenyota, ma in realtà è napoletano. Tempi comici di quel livello li ho visti raramente", sorride l'attore. A chi domanda come ha reso simpatico il suo personaggio Edoardo Leo replica, "ho fatto un lavoro personale sulla scrittura: Travaglia parla poco, è strano per un protagonista confesso è stata una serie faticosa mi sono impegnato ed emozionato. Abbiamo lavorato nel rapporto con gli altri personaggi". Nel Clandestino c'è anche una canzone originale composta appositamente per la serie ed è eseguita da Simone Cristicchi. "In una Milano dai mille volti Travaglia - dice Rolando Ravello - diventa un'alternativa plausibile al servizio degli 'ultimi', che per vari motivi non possono rivolgersi alle forze dell'ordine, e dei 'primi, che a causa della loro posizione non vogliono esporsi. Siamo riusciti a raccontare qualcosa che oggi è importante, è un viaggio alla scoperta dell'empatia". La direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati rileva: "Con Edoardo Leo, Ravello e Lucisano ci avviciniamo al cinema". Edoardo Leo ricorda, "quest'anno sono trent'anni di 'gavetta', avevo cominciato proprio l'8 aprile di trent'anni fa in una fiction Rai. Qui mi sono sentito sempre molto accolto, per tanti anni non ho fatto serie tv, solo perché cercavo un personaggio iconico." Ravello: "Il tema della serie non è l'immigrazione, è l'empatia. Bisognerebbe smettere di pensare che sia divisivo parlare di extracomunitari. Dobbiamo guardarci accogliendoci sia tra italiani che tra cittadini di vari Paesi. Ormai siamo tutti in guerra, basta: accettiamoci". Su l'eventualità di una seconda stagione Edoardo Leo risponde: "Non ho nessuna preclusione, spero che la serie entri nel cuore del pubblico, vorrei essere clandestino ancora per un po'".

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