Il debito pubblico a gennaio è aumentato di 31 miliardi, salendo a 2.165,9 miliardi, molto vicino al massimo storico di 2.167,7 miliardi registrato a luglio del 2014. Lo comunica Bankitalia nel Supplemento "Finanza pubblica, fabbisogno e debito". L'incremento è dovuto all'aumento di 36,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a 82,6 miliardi (contro 46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (4,6 miliardi) e dall'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell'euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione (0,7 miliardi).
Nel mese di gennaio, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 31,3 miliardi, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014, quando erano ammontate a 31 miliardi. "La significatività dei dati del mese di gennaio - ricorda Bankitalia, ricordando - è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate (la difformità temporale riguarda prevalentemente anticipi/slittamenti fra i mesi di dicembre e di gennaio)".
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