Nel terzo trimestre 2020 il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato del 6,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi è cresciuta del 12,1%. Lo rende noto l'Istat sottolineando che, di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari al 14,6%, in diminuzione di 4,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma in crescita di 6,5 punti rispetto al terzo trimestre del 2019.
A fronte di un calo dello 0,3% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 6,6%.
Nel terzo trimestre 2020 il rapporto deficit-Pil è balzato al 9,4% dal 2,2% nello stesso trimestre del 2019. Lo rende noto l'Istat spiegando che "in termini assoluti, il peggioramento dei saldi è dovuto sia alla riduzione delle entrate, sia al consistente aumento delle uscite, dovuto alle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti dell'emergenza economica e sanitaria su famiglie e imprese". Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2020 le amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al 10,1% del Pil, in deciso aumento rispetto al 2,8% del corrispondente periodo del 2019.
A novembre 2020, dopo la sostanziale stabilità di ottobre, tornano a crescere gli occupati, che registrano un +0,3%, pari a +63mila unità, rispetto al mese precedente. Su base annua, si continua invece a registrare un calo che risulta dell'1,7%, pari a -390mila unità. Lo comunica l'Istat.
I livelli di occupazione e disoccupazione registrati a novembre 2020 "sono inferiori a quelli di febbraio 2020, rispettivamente di 300 mila e di oltre 170 mila unità, mentre l'inattività è superiore di quasi 340 mila unità. Rispetto a febbraio, il tasso di occupazione è più basso di 0,6 punti percentuali e quello di disoccupazione torna invece a essere inferiore di 0,5 punti". Lo afferma l'Istat, facendo riferimento al mese pre-Covid.
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