Un'offerta del controvalore massimo di 10,1 miliardi di euro, che punta a consolidare Unicredit nel ruolo di seconda banca nazionale, rafforzandone in particolare la presenza nel Nord Italia, area in cui è fortemente radicato Banco Bpm.
L'offerta pubblica di scambio di Unicredit valorizza le azioni della rivale 6,657 euro, con un premio dello 0,5% sull'ultima chiusura di Borsa e del 15% sul prezzo del 6 novembre, prima che la banca milanese lanciasse l'Opa su Anima e venisse successivamente coinvolta nel collocamento di Mps. Agli azionisti del Banco che aderiranno verranno assegnate 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione per ogni titolo consegnato.
L'operazione "mira a rafforzare la posizione competitiva di Unicredit in Italia" creando "una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente". Il gruppo guidato da Andrea Orcel potenzierà infatti il proprio franchise in Italia con la "rete altamente complementare" e i 4 milioni di clienti di Banco Bpm e raddoppierà la quota di mercato per filiali nel Nord Italia, area in cui il Banco dispone di oltre 1000 filiali, pari a più del 70% della sua rete. Grazie al Banco, Unicredit vedrà salire la quota di mercato nel Nord Italia dall'11 al 20% mentre la quota nazionale in termini di volumi intermediati salirà dal 9 al 15% e quella dei depositi dal 9% al 14%.
L'efficacia dell'offerta è subordinata al conseguimento di almeno il 66,67% del capitale di Banco Bpm (derogabile fino al 50%), che Unicredit vuole incorporare nel più breve tempo possibile attraverso il delisting. La fusione consentirà infatti di estrarre sinergie per 1,2 miliardi di euro ante imposte a partire dal secondo anno dopo il completamento dell'offerta, previsto per il giugno 2025. Le sinergie di costo sono stimate in 900 milioni e quelle da ricavi in 300 milioni mente i costi di integrazione sono di 2 miliardi.
UniCredit prevede un aumento dell'utile per azione 'high single digit' (a una cifra, ma vicina al 10%) entro due anni dalla conclusione dell'Ops e il mantenimento di una "solida posizione patrimoniale", con un Cet1 pro-forma superiore al 15%.
Il ritorno sull'investimento aggiustato per il rischio sarà superiore al 15%. Confermati la politica di distribuzione dei dividendi e il dividendo per il 2024 mentre il restante programma di riacquisto di azioni proprie del 2024 sarà avviato dopo la chiusura dell'offerta.
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