L'amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, lancia l'allarme sulle ricadute occupazionali di una fusione con Unicredit. "Destano inoltre forte preoccupazione le sinergie di costo stimate dall'offerente, pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi", si legge in una lettera ai dipendenti.
"Il 2024 è stato per noi un anno straordinario, che ha segnato un importante capitolo della nostra storia" in quanto "gli obiettivi raggiunti" come "i risultati del terzo trimestre, l'Opa sulla totalità delle azioni di Anima" e "l'acquisizione" del 5% di Mps "hanno rafforzato il nostro posizionamento, ponendo le basi per un futuro di ulteriore crescita - dice Castagna - Ci troviamo in un momento di grande rilevanza per il nostro gruppo, un passaggio storico che ci vede protagonisti attivi sul mercato, come dimostrano i recenti accadimenti che riguardano la nostra banca", spiega l'Ad. "Forse anche per questi motivi, ci troviamo oggi a dover commentare un'operazione non concordata con la banca e a condizioni di prezzo inusuali per questo tipo di operazioni".
"Siamo una grande banca autonoma, italiana con una forte vocazione di vicinanza ai territori e alle Pmi, spina dorsale del nostro Paese. Dobbiamo continuare in questa direzione, rimanendo nel solco che abbiamo tracciato e continuando a fare bene il nostro mestiere, come abbiamo sempre fatto. È questa la strada giusta per crescere da soli e non diventare oggetto di operazioni che non tengono in alcun conto il valore espresso dalla nostra Banca oggi e, ancora di più, nel futuro prossimo".
L'offerta di Unicredit, "come rilevato dal Cda della nostra banca, non riflette in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti Banco Bpm", ribadisce Castagna. "Tale potenziale - prosegue il banchiere - è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate dalla nostra banca, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano Strategico 2023-2026. Avere raggiunto e, anzi, anticipato gli obiettivi di piano, così come la nostra capacità di estrarre valore dalle fabbriche prodotto, - rivendica - hanno rafforzato il posizionamento competitivo della banca". Il Banco, ricorda, ha inoltre "il vantaggio" di essere presente "in aree tra le più dinamiche del Paese e dell'Eurozona" mentre "l'Ops esporrebbe gli stakeholder della nostra banca a una significativa diluizione di tale presenza a favore di aree caratterizzate da una minore crescita e da un maggiore rischio geopolitico". Oltre alla "forte preoccupazione" per gli impatti occupazionali impliciti nelle sinergie di costo - che Castagna stima in "tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi" - il banchiere evidenzia anche come l'offerta, per effetto della passivity rule, "rischia di limitare l'autonomia strategica del management anche con riferimento alle condizioni dell'operazione su Anima Holding" "Di fronte a questi cambiamenti - prosegue - è naturale interrogarsi sul futuro, ma ciò che non deve mai venire meno è la nostra fiducia nel percorso intrapreso. Non possiamo permetterci di perdere la rotta o di distogliere l'attenzione dai nostri obiettivi. Al contrario, questo è il momento in cui dobbiamo rimanere uniti, concentrati e determinati, consapevoli del grande lavoro che abbiamo fatto e dei risultati che abbiamo ottenuto".
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