Tra le diverse "urgenze" che
interessano la Romagna e il suo tessuto economico sociale "la
prima è la protezione del territorio e il ripensamento di tutto
il sistema idraulico, con infrastrutture di difesa idrogeologica
adeguate a questa nuova normalità, e autorizzate immediatamente
con procedure straordinarie in regime di urgenza: vasche di
espansione, raddrizzamento delle curve fluviali, ampliamento
degli argini". A sostenerlo è Roberto Bozzi, presidente di
Confindustria Romagna che, in vista delle prossime elezioni
regionali ha invitato a un incontro con i propri associati i
principali candidati alla presidenza dell'Emilia-Romagna, per
presentare loro le proposte e le priorità dell'industria
romagnola.
Nella sede di Ravenna, spiegano dall'associazione, si è
tenuto l'incontro con il candidato del centrosinistra, Michele
de Pascale, in attesa della disponibilità di Elena Ugolini, che
nel mese di settembre si era confrontata con il Consiglio di
Presidenza dell'ente.
"Le elezioni regionali arrivano in un momento particolarmente
delicato per la Romagna che si sta risollevando, ancora una
volta, dopo una nuova emergenza alluvionale - osserva Bozzi - in
occasione delle chiamate alle urne non abbiamo mai fatto mancare
il nostro contributo di riflessioni a chi si candida a guidare
la cosa pubblica, e questa volta ci è sembrato ancora più
importante mettere in fila le idee e le urgenze, che sono tante
e vanno affrontate tempestivamente. Una Romagna forte a-
aggiunge - rafforza l'intera regione, così come debolezze e
criticità irrisolte della nostra terra inciderebbero sulla
competitività e l'attrattività di tutta l'Emilia-Romagna".
Tra gli altri argomenti affrontati, oltre l'alluvione, il
riassetto amministrativo per giungere alla provincia unica della
Romagna, e le infrastrutture strategiche, a partire dell'alta
velocità ferroviaria.
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