"Oltre alla necessità di pensare
alla riqualificazione di quel tipo di lavoro che verrà
soppiantato" dall'intelligenza artificiale, "lancio una
provocazione: perché non far pagare i contributi dagli
extraprofitti delle grandi aziende che sostituiscono le attività
tipicamente 'labour intensive' con strumenti tecnologici di
intelligenza artificiale? Sarebbero macchine che lavorano per
noi in continuazione, sostenibili da un punto di vista
previdenziale". Così la direttrice generale dell'Inps Valeria
Vittimberga, intervenendo al convegno 'Le politiche del lavoro
nel Rapporto Inps 2024' in corso a Milano.
Per Vittimberga "dobbiamo guardare al tema dell'intelligenza
artificiale non con allarmismo, ma con una sana preoccupazione
che ci permetta di correre ai ripari in tempo. Infatti questo
strumento aiuta la produttività in maniera enorme, ma sottrae
lavoro nelle fasce più basse, laddove è più facile la
sostituzione nelle attività meno celebrali".
Secondo la direttrice generale "fin da adesso le
problematiche stanno nascendo, lo vediamo: la crisi dei call
center italiani nasce dall'introduzione di strumenti di
intelligenza artificiale".
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