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In evidenza
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Per l'83,2% dei nostri connazionali
"la proprietà della casa in cui vive rappresenta un fattore di
sicurezza e stabilità", il 78,4% ritiene le 'mura domestiche' la
"espressione della propria identità e della propria
personalità", mentre secondo il 69,1% "è un investimento sempre
sicuro": è questo l'identikit di chi, nel nostro Paese,
usufruisce delle agevolazioni per l'acquisto della prima
abitazione, stando al rapporto Federproprietà-Censis, che fa da
premessa alla presentazione, oggi, a Roma, della diciannovesima
guida realizzata dal Consiglio nazionale del Notariato e dalle
associazioni dei consumatori con le istruzioni per comperare
immobili grazie agli incentivi.
Nel 2023, secondo i Dati statistici notarili, ricordano gli
stessi professionisti, "quasi il 50% degli acquisti è stato
destinato a prime case, mentre la fascia d'età che si conferma
la più interessata è quella compresa tra i 18 e i 35 anni, con
una percentuale delle transazioni nel 2023 del 26% (comunque in
calo, rispetto all'anno 2022, quando ammontava al 28%)".
Si osserva, poi, sempre riguardo alla precedente annualità, come
"un altro dato in discesa era quello relativo al credito
d'imposta: la fascia d'età privilegiata per alienare la prima
casa e sostituirla con un'altra è stata quella compresa tra i 36
e i 45 anni, ma se nel 2023 si è riscontrata una percentuale del
31%, nel 2021 questa ammontava al 35%", scrivono i notai.
Nella guida si ricorda che in caso di acquisto della prima
abitazione "da impresa di costruzione, si paga l'Iva, che passa
da un'aliquota del 10% ad una del 4% del prezzo di acquisto,
oltre all'imposta catastale e ipotecaria fissa pari a 200 euro
ciascuna", mentre se si compra da un privato "si versa l'imposta
di registro, che passa dal 9% al 2% del valore catastale del
bene, oltre all'imposta catastale e ipotecaria fissa nella
misura di 50 euro ciascuna".
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