La massima spinta della controffensiva ucraina è in corso nel sud-est del Paese. Lo hanno detto due funzionari del Pentagono al New York Times parlando di "migliaia di rinforzi, molti dei quali addestrati ed equipaggiati dall'Occidente" dispiegati nella battaglia.
Mosca può colpire nel Mar Nero
Occhi puntati sul Mar Nero: è lì che la Russia potrebbe concentrare la sua offensiva sul grano. La Nato e l'Ucraina hanno fatto per la prima volta il punto su quello che potrebbe essere un nuovo capitolo della guerra. Mosca non solo si è ritirata dall'intesa sull'export di grano mediata da Nazioni Unite e Turchia bombardando ripetutamente le infrastrutture di stoccaggio dei cereali ucraini, ma ora potrebbe anche causare un incidente ad una delle centinaia di imbarcazioni civili che solcano l'antico Ponte Eusino. E l'Alleanza, dopo aver moltiplicato il pattugliamento sul Baltico, ha annunciato un aumento della vigilanza anche sul fronte Sud-Est. La riunione del Consiglio Nato-Ucraina, la prima dopo quella inaugurale di Vilnius, si è concentrata sui diversi aspetti della crisi del grano, a cominciare da quelli militari. Poche ore prima a lanciare l'allarme era stato il Comando operativo Sud ucraino. "Molte navi straniere navigano nel Mar Nero. La Russia potrebbe provocare una situazione insolita con un attacco a una nave straniera e incolpare l'Ucraina per questo", aveva affermato la responsabile per i media Natalia Humeniuk. Gli attacchi proverrebbero dalla Crimea e avrebbero tra i suoi obiettivi ancora una volta il grano ucraino. I rappresentanti degli Alleati e di Kiev, riuniti a Bruxelles, hanno sottolineato che "la nuova area di allerta della Russia nel Mar Nero, all'interno della zona economica esclusiva della Bulgaria, ha creato nuovi rischi di errori di calcolo e di escalation, oltre a creare seri impedimenti alla libertà di navigazione".
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