Tre membri della famiglia di Armand
Rajabpour-Miyandoab, l'uomo che ieri sera a Parigi ha ucciso un
turista tedesco alla Tour Eiffel gridando 'Allah Akbar', sono
stati posti in stato di fermo nell'ambito dell'inchiesta della
procura antiterrorismo. Lo riferisce la tv BFM citando fonti
giudiziarie.
La famiglia, che non è di religione musulmana, aveva
lasciato l'Iran anni fa, fuggendo dal regime di Teheran. Il
figlio Armand si è convertito all'islam in Francia, frequentando
diversi personaggi vicini alla jihad. Tra questi, diversi
islamisti passati all'azione nel 2016, anno in cui anche Armand
Rajabpour-Miyandoab fu fermato dalla polizia prima di attuare un
progetto terroristico che aveva preparato, un attentato al
quartiere degli affari parigino della Défense.
Secondo gli inquirenti, Armand Rajabpour-Miyandoab ha avuto
anche, nel 2020, scambi in una chat con il terrorista ceceno
Abdoullakh Anzorov, l'assassino che decapitò Samuel Paty, un
professore di liceo della banlieue di Parigi, all'uscita da
scuola.
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