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Il Papa in Indonesia nel segno di poveri e migranti

Il Papa in Indonesia nel segno di poveri e migranti

Alla Nunziatura di Giacarta incontra rifugiati, anziani e senza dimora

GIACARTA, 03 settembre 2024, 11:15

Redazione ANSA

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Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania - RIPRODUZIONE RISERVATA

Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania - RIPRODUZIONE RISERVATA

Inizia nel segno della vicinanza a poveri e migranti il tour di 12 giorni in Asia e Oceania di papa Francesco, arrivato stamane in Indonesia, il primo dei quattro paesi che toccherà in questo suo 45/o viaggio apostolico, il più lungo del pontificato.

 

Subito dopo la breve cerimonia di accoglienza all'aeroporto internazionale di Giacarta, alla presenza del ministro per gli Affari religiosi, il Papa ha raggiunto la Nunziatura apostolica, dove - come primo impegno in Indonesia - ha incontrato un gruppo di rifugiati, di bimbi orfani, di anziani e di senzatetto.

In particolare, si trattava di rifugiati accolti dal Jesuit Refugee Service, di bambini orfani cresciuti dalle suore domenicane, e di anziani, rifugiati e senza dimora accompagnati dalla Comunità di Sant'Egidio indonesiana.

Il Papa, in questo suo primo giorno in Indonesia, non ha in programma altri impegni, anche per smaltire la lunghezza del viaggio da Roma (oltre 13 ore di volo) e le cinque ore di fuso orario. Si entrerà domani nel vivo dell'agenda di incontri e visite. Ma anche ieri, prima di lasciare il Vaticano, a Casa Santa Marta hanno fatto visita a papa Bergoglio circa quindici senza dimora, uomini e donne, accompagnati dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità.

Ma soprattutto, il tema dei migranti e dei salvataggi in mare è entrato prepotentemente nell'incontro di saluto che il Papa ha come consuetudine in aereo con i giornalisti al seguito. "I migranti mi stanno nel cuore", ha detto infatti il Pontefice durante il volo per l'Indonesia, ricevendo in dono da un giornalista francese una torcia usata dai migranti per segnalarsi in mare in caso di naufragio.

Il giornalista proveniva da un reportage di due settimane sulla nave Ocean Viking di Sos Mediterranée, e la torcia - che ha dato a Francesco con la maglietta della nave - gli era stata consegnata da un migrante per portarla al Papa. Francesco, viisibilmente commosso, ha ringraziato molto e ha commentato: "grazie per quello che voi fate per raccontare le storie dei migranti. Mi stanno nel cuore".

Un ritorno implicito, quello fatto dal Papa, sulle sue considerazioni in udienza generale contro i respingimenti - "respingere i migranti è un peccato grave" -, contro le politiche restrittive, e in favore di chi opera per i soccorsi e i salvataggi in mare. Il tema dei rifugiati, tra l'altro, è cruciale in questi Paesi del sud-est asiatico, sia per le conseguenze dei disastri climatici, sia per un dramma persistente - molto caro a Bergoglio - quello dell'etnia Rohingya, respinta da più paesi.

Sempre durante il volo, il Papa ha ricevuto in dono dai giornalisti, tra le altre cose, la maglietta di un ragazzo di 11 anni ucciso recentemente in Spagna, vicino a Toledo, e del cui omicidio era stato inizialmente accusato un immigrato, con tutte le polemiche del caso, successivamente scagionato. A Francesco consegnata anche una lettera della famiglia della vittima. Poi anche - proveniente dalla Conferenza episcopale del Nicaragua - il guanto di un volontario che fa la raccolta della plastica dispersa in mare.

"Vi ringrazio per la vostra presenza in questo viaggio e la vostra compagnia - ha detto Francesco ai circa 80 cronisti al seguito -. Ci vedremo in questo viaggio, in questo volo così lungo, credo il più lungo che io abbia mai fatto". Domani a Giacarta il Papa ha in programma, alle 9.30 locali (le 4.30 in Italia) la cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale, quindi la visita di cortesia al presidente uscente della Repubblica Joko Widodo, e l'incontro con le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico. Seguirà, in Nunziatura, l'incontro privato con i confratelli gesuiti.

Nel pomeriggio alle 16.30 locali (le 11.30 italiane) l'incontro con i vescovi e il clero nella Cattedrale dell'Assunzione, seguito dall'incontro con i giovani di Scholas Occurrentes nella Casa della Gioventù e l'inaugurazione della sede indonesiana.

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