Uomini armati hanno ucciso
la notte scorsa a colpi d'arma da fuoco nella regione brasiliana
di San Salvador de Bahia una leader del movimento dei
discendenti dagli schiavi africani in Brasile, Bernadette
Pacifico, che si trovava all'interno della sede della sua
associazione, Quilombo Pitanga dos Palmares. Un quilombo è una
comunità fondata da schiavi africani fuggiti dalle piantagioni
brasiliane all'epoca della schiavitù, diventato poi un
importante movimento di resistenza.
La notizia dell'assassinio della nota attivista, che aveva 72
anni e a cui sei anni fa avevano ucciso nello stesso modo un
figlio, è stata confermata dal ministro per l'Uguaglianza
razziale, Anielle Franco.
Appresa "con dolore e preoccupazione" la notizia
dell'assassinio di quella che era da tutti conosciuta come Mãe
Bernadete, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha indicato
che due ministeri si stanno occupando del caso (Uguaglianza
razziale e Diritti umani), mentre si attende "una indagine
rigorosa" del caso.
Fonti del Segretariato della Pubblica sicurezza di Bahia
hanno indicato che Pacifico, responsabile del Coordinamento
nazionale dell'articolazione Quilombo (Conaq), è stata attaccata
da almeno due uomini con il volto coperto nella cittadina di
Simões Filho.
Da parte sua un altro figlio della vittima, Wellington dos
Santos, ha precisato oggi in una intervista alla Tv Bahia che
gli aggressori hanno sparato a sua madre numerosi colpi al
volto. "La mia famiglia è perseguitata - ha aggiunto - mio
;;fratello è stato ucciso allo stesso modo. Non ci fermeremo, il
'quilombo' sarà sempre resistenza".
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