La scrittrice messicana
Cristina Rivera Garza è stata insignita del Premio Pulitzer al
memoir e all'autobiografia per il libro "L'invincibile estate di
Liliana", denuncia del femminicidio di sua sorella, avvenuto nel
1990.
Lo ha annunciato oggi la Columbia University al diffondere i
nomi dei vincitori della 108ma edizione del riconoscimento
considerato una delle più prestigiose onorificenze mondiali per
il giornalismo, i successi letterari e le composizioni musicali.
Venne istituito dal giornalista ungherese-statunitense Joseph
Pulitzer nel 1917.
"El invencible verano de Liliana", che gareggiava contro "The
Best Minds: A story of Friendship, Madness and the Tragedy of
Good Intentions", di Jonathan Rosen, e "The Country of the
Blind: A Memoir at the End of Sight", di Andrew Leland, è stato
scelto perché è "una storia che mescola memorie, giornalismo
investigativo femminista e biografia poetica uniti a una
determinazione nata dalla perdita", secondo l'organizzazione
Pulitzer.
Rivera Garza è professoressa al College of Liberal Arts and
Social Sciences dell'Università di Houston, negli Stati Uniti,
dove risiede dal 1989.
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