Una missione di sistema per
la crescita internazionale delle imprese italiane. E' questa la
logica su cui si fonda la visita del vicepresidente e ministro
degli Esteri Antonio Tajani in Argentina e Brasile, da domani
fino a mercoledì, accompagnato da decine di manager e
imprenditori, per un fitto programma di appuntamenti in cerca di
opportunità e investimenti.
Un evento a cui il sistema Italia ha risposto compatto in
termini di presenza, sostegno e iniziative, con tavole rotonde e
business forum, incontri di alto livello e pacchetti di
finanziamenti per intercettare anche nuovi sbocchi per l'export
italiano, ora che si registrano difficoltà di alcuni
tradizionali mercati dei Paesi più avanzati, come la Germania.
Il viaggio è un'occasione per dare nuovo impulso alle
relazioni con gli Stati della regione, che nutrono gli stessi
valori democratici e culturali, dovuti anche ad una forte
presenza di discendenti italiani che nei decenni hanno
contribuito a costruire il tessuto economico. Paesi dove
l'immigrazione italiana viene celebrata - come in Brasile, dove
quest'anno ricorrono i 150 anni - e dove il desiderio di Italia
è tangibile. Ma anche territori ricchi di materie prime -
dall'idrogeno verde al litio - che possono rappresentare un
supporto importante alla competitività delle nostre imprese.
Non a caso ad accompagnare Tajani saranno numerosi top
manager, tra gli altri, gli ad di Enel, Flavio Cattaneo, e di
Tim, Pietro Labriola, che con le loro controllate vantano già
un'importante presenza in America Latina. Tra gli incontri
previsti in Argentina anche quello con il presidente Javier
Milei, che di recente ha varato un programma per incoraggiare i
grandi investimenti e un pacchetto di riforme per nuove spinte
economiche.
Per fare il punto sui progressi nel sostegno
all'internazionalizzazione, nella tre giorni di lavori è
prevista anche una riunione con gli ambasciatori italiani
dell'area, insieme ai direttori di Ice e Istituti italiani di
cultura. A questo si aggiunge l'inaugurazione di un nuovo
ufficio a San Paolo di Simest (società del gruppo Cdp che
gestisce i fondi pubblici per il Maeci), con l'indicazione di
studiare nuove misure per facilitare la penetrazione dei
mercati, con un pacchetto di finanziamenti agevolati da oltre
500 milioni di euro a sostegno dell'export e
dell'internazionalizzazione delle imprese italiane con interessi
in America Latina. Non a caso della missione fanno parte il
presidente dell'Ice Matteo Zoppas, l'ad di Sace Alessandra
Ricci, quello di Simest Regina Corradini D'Arienzo, oltre alla
responsabile promozione business e gestione operazioni di
cooperazione allo sviluppo di Cdp, Antonella Baldino.
Alla tavola rotonda di alto livello con imprese italiane e
argentine a Buenos Aires, lunedì, partecipano tra gli altri il
ceo di Techint Paolo Rocca, holding con importanti investimenti
nei giacimenti petroliferi e di gas di Vaca Muerta nella
Patagonia argentina (fanno parte del gruppo Tenaris, Ternium,
Tecpetrol e Tenova), oltre alla vicepresidente di Confindustria
Barbara Cimmino, al direttore operazioni commerciali Argentina
di Stellantis Martin Zuppi e all'ad dell'Agenzia ANSA Stefano De
Alessandri. Mentre al Business Forum Italia-Brasile di mercoledì
a San Paolo figurano tra gli altri il ceo di Tim, Labriola, il
vicepresidente Latam di Leonardo Alberto Tutino, il ceo Latam di
Pirelli Cesar Alarcon e il ceo di Engineering Brasile Filippo Di
Cesare, oltre alla direttrice delle relazioni istituzionali di
Elea Digital Caroline Renzani.
"L'America Latina è una regione prioritaria per la politica
estera italiana. Vogliamo essere la voce di questa regione in
Europa", ha dichiarato Tajani, che con la sua missione dimostra
ulteriormente l'attenzione rivolta da Roma alla regione, dopo i
viaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e
l'arrivo - il mese prossimo - della premier Giorgia Meloni, in
occasione della riunione dei leader del G20 a Rio de Janeiro.
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