Il governo della Colombia ha
decretato che 115 popolazioni indigene del Paese fungeranno da
autorità ambientali nei loro territori. Ad annunciarlo è stata
la ministra dell'Ambiente, Susana Muhamad, a pochi giorni di
distanza dalla Cop16 sulla biodiversità, che s svolgerà la
prossima settimana a Cali.
Tra i nuovi poteri assegnati ai nativi ci sono la protezione
degli ecosistemi, la formulazione di regole per gestire e
conservare i loro territori, la pianificazione dei bilanci, la
gestione delle risorse legate alla cura della natura e le
decisioni sull'uso del territorio.
Alcune organizzazioni contadine hanno tuttavia criticato il
decreto per non aver definito chiaramente i limiti territoriali
degli indios e hanno espresso preoccupazione per possibili
restrizioni all'uso di risorse essenziali come l'acqua.
"Nessuno può insegnare a nessun colombiano o a nessuna
istituzione come costruire l'equilibrio vitale tra gli esseri
umani e la natura, come fanno i popoli indigeni. Firmando questo
decreto rivendichiamo i diritti delle persone che furono
costrette a inginocchiarsi", ha scritto su X Gustavo Petro, il
primo presidente di sinistra della Colombia.
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