Stavano preparando
alcune bombe molotov per le manifestazioni che erano state
organizzate per oggi all'interno di un liceo in Cile, quando
all'improvviso una di queste è esplosa, innescando un incendio
che ha ferito almeno 35 studenti, 17 dei quali in modo grave,
secondo quanto riferito poco fa dalla ministra della Salute,
Ximena Aguilera. L'esplosione è avvenuta in mattinata nel
prestigioso collegio nazionale Barros Arana si Santiago. I
vigili del fuoco hanno subito circoscritto l'incendio, bloccando
le strade intorno all'edificio scolastico.
"Alcuni studenti erano chiusi in bagno e si preparavano ad
uscire in strada per lanciare bombe molotov", ha dichiarato uno
studente ai media locali. "Un numero imprecisato di studenti si
trovava all'interno dell'istituto scolastico ed erano in corso i
preparativi per compiere disordini e lanciare elementi
contundenti e ordigni esplosivi nelle strade pubbliche. In
questo contesto, mentre gli studenti si trovavano all'interno
dell'istituto, a causa di circostanze sconosciute si è
verificata un'esplosione di tali ordigni", ha spiegato il
colonnello dei Carabineros, Fernando Albornoz.
La ministra Aguilera ha dichiarato che sono intervenute 22
ambulanze e che 20 studenti sono stati ricoverati in tre diversi
ospedali di Santiago, mentre gli altri sono stati trasferiti in
altri centri sanitari della regione metropolitana capitolina,
tra cui il Félix Bulnes, il San José ed il San Borja. "Hanno
ustioni di diverso grado", ha precisato la ministra aggiungendo
che i genitori sono stati informati del "sostegno psicologico,
sia da parte del settore sanitario che educativo, per i ragazzi
e le loro famiglie".
Secondo i media cileni, 4 studenti lottano tra la vita e la
morte.
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