La Corea del Nord ha provveduto a
inviare soldati ed equipaggiamenti lungo la zona demilitarizzata
(Dmz), in un'apparente mossa finalizzata a ripristinare i posti
di guardia distrutti a seguito dell'accordo militare
intercoreano del 2018. L'esercito sudcoreano, secondo l'agenzia
Yonhap, ha rilevato un aumento delle attività attraverso le aree
di confine dopo che il Nord ha promesso giovedì scorso di far
ripartire tutte le misure militari congelate nel 2018 in
risposta alla parziale sospensione dell'accordo da parte di Seul
in seguito al lancio da parte del Nord di un satellite spia
militare.
Cinque anni fa, le due Coree fecero esplodere 10 posti di
guardia ciascuna su 11 nella Dmz allo scopo di ridurre le
tensioni e di prevenire scontri accidentali, lasciandone
soltanto una operativa per parte per valore storico o altro. "Ci
sono solo pochi posti di guardia attualmente sottoposti a lavori
di restauro, ma (la Corea del Nord) dovrebbe ripristinarli tutti
poiché sono strutture essenziali per la sorveglianza", ha detto
ai giornalisti un alto ufficiale militare, citato dalla Yonhap.
In risposta all'ultima mossa del Nord, i funzionari di Seul
hanno promesso di tenere sotto stretto controllo le attività
sopra il 38/mo parallelo per individuare segnali di provocazioni
lungo il confine.
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