In Serbia, dove si voterà il 17
dicembre prossimo per elezioni parlamentari anticipate, il
Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente
Aleksandar Vucic, resta largamente in testa nei favori
dell'elettorato.
Stando a un ultimo sondaggio dell'agenzia Faktor plus, l'Sns
è accreditato del 44,5% dei consensi. Molto distanziata al
secondo posto con l'11% segue una coalizione di due formazioni
di destra - Zavetniki e Dveri - mentre terzo è il Partito
socialista (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic con il
10,8%. Sns e Sps sono alleati nella attuale coalizione di
governo a Belgrado. Seguono il partito Libertà e Giustizia (Ssp)
con l'8,1%, il Movimento popolare della Serbia con il 5,9% e una
coalizione fra varie formazioni minori denominata Nada attestata
al 4%. Sotto lo sbarramento del 3% altri piccoli partiti e
movimenti. L'affluenza prevista alle urne, stando al sondaggio,
è risultata del 40%.
Le ultime elezioni in Serbia si tennero il 3 aprile 2022,
quando si votò in una sola giornata per parlamentari,
presidenziali e amministrative a Belgrado. Una consultazione che
registrò un largo successo generale del presidente Vucic,
affermatosi al primo turno per un secondo mandato, e del suo
partito Sns sia a livello nazionale che nella capitale.
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