Forti esplosioni sono state udite nella capitale ucraina Kiev dopo una allerta per missili balistici. Lo hanno constatato giornalisti sul posto, mentre una nuvola spessa di fumo è visibile sul cielo di Kiev.
Almeno una persona è morta a Kiev, secondo un primissimo bilancio rivelato dal capo dell'amministrazione regionale della capitale ucraino, Serhyi Popko, che dice che sono stati impiegati missili balistici Kinzhal e Iskander. Nove i feriti. Poco prima, il sindaco della città, Vitaly Klitchko, aveva parlato di "almeno due feriti", ricoverati in ospedale. L'attacco ha provocato una estesa caduta di detriti e incendiato edifici e automobili.
Le esplosioni sono state precedute da un allerta lanciato su Telegram che recitava: "Missile balistico dal nord!". L'attacco segue di poche ore il lungo discorso di Vladimir Putin, nel quale il presidente russo ha respinto l'idea di una tregua in Ucraina che, ha detto, favorirebbe gli ucraini.
I detriti dei missili russi, abbattuti dopo il raid di stamattina, sono caduti in 4 quartieri di Kiev scatenando incendi. Anche Kherson è stata sottoposta a massicci bombardamenti dell'artiglieria russa, che hanno colpito edifici residenziali: i morti finora sono 2 e 10 i feriti, le infrastrutture critiche sono state danneggiate, la luce è scomparsa in alcune zone della città, il trasporto elettrico cittadino e i semafori sono stati danneggiati.
L'attacco ha anche colpito la seconda chiesa cattolica più antica della capitale, San Nicola. Le finestre della facciata sono state rotte e il centro commerciale situato di fronte all'edificio è stato gravemente danneggiato.
Danneggiate anche sei missioni diplomatiche, di Albania, Argentina, Autorità Palestinese, Macedonia del Nord, Portogallo e Montenegro, la maggior parte delle quali si trovano nello stesso edificio. Il governo di Lisbona condanna l'attacco. "Qualunque attacco all'Ucraina e alla città di Kiev merita la nostra condanna più decisa, ma è assolutamente inaccettabile che ci siano attacchi che abbiano un impatto o prendano di mira le sedi diplomatiche", ha dichiarato ai media il ministro degli Esteri portoghese, Paulo Rangel.
I danni, ha detto sempre Rangel, sono "relativamente leggeri" e riguarderebbero finestre e porte danneggiate. Il ministro ha subito richiamato l'addetto commerciale dell'ambasciata russa a Lisbona (l'ambasciatore non è in città, ndr).
Duro anche il commento dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas: "I missili russi hanno danneggiato l'ambasciata portoghese a Kiev. Nessuna rappresentanza diplomatica dovrebbe mai essere presa di mira o anche solo colpita. Questo è un altro barbaro attacco della Russia contro obiettivi civili che non dimostra alcuna volontà di pace. Estendo la mia piena solidarietà al personale diplomatico", ha scritto su X.
Il ministro della Difesa Crosetto commenta: "Frammenti di missili russi hanno colpito oggi anche l'Ambasciata portoghese" in Ucraina. "Per fortuna, oggi, si tratta di frammenti, ha commentato una persona oggi vicino a me. Gli ho risposto: 'Non solo per fortuna. Ma anche perché quel missile è stato intercettato da un'arma difensiva che gli ha impedito di raggiungere il suo obiettivo. Probabilmente, si tratta di un sistema antiaereo Samp-t. Cioè quel sistema, prettamente difensivo, che, per alcuni osservatori e anche per esponenti presenti oggi nel nostro Parlamento, 'non' doveva essere inviato perché così si sarebbe arrivati prima alla pace".
Le forze armate russe sostengono di aver lanciato un raid sull'Ucraina come "risposta" a quello che dicono essere stato un bombardamento delle forze di Kiev con missili americani Atacms e britannici Storm Shadow sulla regione russa di Rostov sul Don.
Il ministero della Difesa russo sostiene di aver colpito un centro di comando dei sevizi di sicurezza ucraini, un ufficio di progettazione di missili e posizioni dei sistemi di difesa aerea "Patriot". Le dichiarazioni delle autorità russe non sono verificabili.
A riportare la notizia sono le agenzie di stampa russe Interfax, Tass e Ria Novosti, che citano un comunicato del ministero della Difesa russo. "In risposta alle azioni del regime di Kiev, appoggiato dai curatori occidentali - recita la nota di Mosca - questa mattina le forze armate russe hanno effettuato un attacco di gruppo con armi di precisione a lungo raggio su un punto di comando del servizio di sicurezza ucraino, un ufficio di progettazione "Luch" con sede a Kiev che si occupa della progettazione e produzione dei sistemi missilistici Neptune e dei missili da crociera terrestri Olkha, nonché di posizioni del sistema missilistico antiaereo Patriot". "Gli obiettivi dell'attacco sono stati raggiunti. Tutte le strutture sono state colpite", è la versione delle forze russe.
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