Almeno 23 persone sono rimaste
uccise la scorsa notte in raid aerei israeliani contro posizioni
e depositi di armi e munizioni nell'est della Siria, secondo
quanto denuncia stamani l'Osservatorio siriano per i diritti
umani (Ondus). "La seconda ondata di raid israeliani quest'anno
ha ucciso 23 persone", scrive l'ong. L'ultimo raid era stato
compiuto il 7 gennaio.
Secondo l'Ondus, i raid della scorsa notte sono stati almeno
10 e hanno colpito tre diverse aree dove sono concentrate forze
iraniane e filo-iraniane al confine siriano con l'Iraq. Le fonti
locali affermano che sono stati colpiti postazioni e depositi di
armi del Battaglione Fatimida, milizia filo-iraniana composta da
combattenti afgani, degli Hezbollah libanesi e di gruppi armati
iracheni che operano sotto l'ombrello dei Pasdaran iraniani. Le
località colpite sono la periferia della città di Dayr az Zor,
Albukamal e la periferia di Mayadin, tre città lungo la bassa
valle del fiume Eufrate. Già ieri si erano registrati attacchi
di non meglio precisate aviazioni militari contro postazioni
filo-iraniane al confine tra Siria e Iraq.
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