(di Alessandra Baldini)
Paura a Los Angeles mentre la
polizia si interroga sulla morte di due modelle afroamericane a
Downtown LA nell'arco di due giorni: una sicuramente uccisa
mentre anche l'altra con ogni probabilità potrebbe essere stata
vittima di un crimine violento. Le famiglie parlano di un serial
killer a piede libero, anche se non ci sono ancora le prove. E
additano le coincidenze temporali e geografiche che porterebbero
a trarre questa conclusione.
Il 10 settembre i familiari di Nichole 'Nikki' Coats ne hanno
scoperto il cadavere due giorni dopo che i loro sms non avevano
avuto risposta. La morte di 'Nikki' è ancora dichiarato
"sospetta" mentre si aspetta il responso del medico legale. Due
giorni dopo, in un lussuoso condominio a meno di cinque
chilometri di distanza, anche Malisa Mooney è stata trovata
uccisa. Anche in questo caso erano stati i messaggi via
cellulare, o meglio la loro assenza per una intera settimana,
che avevano messo sul chi vive i familiari.
"C'è un predatore in circolazione", ha lanciato l'allarme la
zia di 'Nikki', May Stevens, che ne aveva scoperto il cadavere,
anche se finora solo la morte di Malisa è stata decretata come
omicidio. Nell'ultimo messaggio 'Nikki' diceva che stava uscendo
per un appuntamento galante. "Voglio risposte, voglio sapere
perche' mia figlia è morta. 'Nikki' non aveva nemici", ha detto
la madre, Sharon Coats.
La zia, che ne ha scoperto il corpo, ha detto che a malapena
ha riconosciuto la nipote: "Aveva una gamba alzata in aria come
se stesse calciando qualcosa. Non è così che ti metti a letto e
muori. Sono convinta che sia stata uccisa".
Anche Malesa, che aveva 31 anni, faceva la modella, ma
sbarcava il lunario come agente immobiliare e solo un mese fa
aveva traslocato nella casa dove è stata uccisa. Allertata dai
familiari, il 12 settembre la polizia ha fatto irruzione
nell'appartamento di Bunker Hill e l'ha trovata senza vita, non
è chiaro da quando.
La morte delle due giovani donne arrivano sulla scia di un
rapporto del municipio di Los Angeles sugli alti tassi di
criminalità di cui sono vittima le donne nere, anche se in
generale le statistiche sui crimini in città sono in
diminuzione. Citando dati della polizia, il rapporto aveva
notato che le donne di colore rappresentano solo il 4,3% della
popolazione della città, ma sono il 25-33% delle vittime di
violenza: "Sono in una posizione di eccezionale precarietà come
risultato di decenni di discriminazione, razzismo e sessismo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA