Il boia colpisce in Alabama, dove Kenneth Smith è stato giustiziato con l'azoto. E' la prima volta che tale controversa tattica viene usata negli Stati Uniti per una condanna a morte da quando è stata introdotta l'iniezione letale nel 1982.
Il 59enne Kenneth Eugene Smith è stato dichiarato morto alle 20:25 locali, dopo che l'esecuzione è stata rimandata di alcune ore per attendere l'esito dell'ultimo appello alla Corte suprema americana.
Il metodo di esecuzione con l'azoto, usato nella notte per giustiziare un detenuto in Alabama, "potrebbe essere una tortura": lo afferma l'Onu.
"Mi rammarico profondamente per l'esecuzione di Kenneth Eugene Smith in Alabama, nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento mediante gas di azoto possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradante, ha affermati l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. "La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Esorto tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l'abolizione universale", ha aggiunto Turk in una dichiarazione resa nota oggi a Ginevra.
L'Unione europea esprime "profondo rammarico" per "l'esecuzione di Kenneth Eugene Smith avvenuta ieri nello Stato dell'Alabama, costringendo il detenuto a respirare azoto puro". "Secondo i maggiori esperti, questo metodo è una punizione particolarmente crudele e insolita", scrive il Servizio d'azione esterno dell'Ue. "L'Ue - si legge nella nota - si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento".
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