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Tensione nei Dem su Italicum. Bersani attacca. Orfini "incomprensibile"

Tensione nei Dem su Italicum. Bersani attacca. Orfini "incomprensibile"

"Non si spacchi Pd su modifiche marginali per ragioni strumentali"

ROMA, 01 aprile 2015, 15:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Pier Luigi Bersani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Bersani - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pier Luigi Bersani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Polemica nei Dem per un colloquio di Pier Luigi Bersani con 'Repubblica' nel quale l'ex segratario Dem critica aspramento l'atteggiamento di Matteo Renzi sulla legge elettorale e avverte che sul provvedimento il governo non ha i numeri a partire dalla commissione Affari costituzionali della Camera dove il testo è in discussione. Il presidente del partito, il 'turco' Matteo Orfini bolla l'intervista come "incomprensibile".

L'intervista di Bersani - "Non sono così convinto che abbia i numeri per approvare l'Italicum. A partire dalla commissione Affari costituzionali. Ne dovrà sostituire tanti di noi per arrivare al traguardo. E se continuerà a fare delle forzature, io stesso chiederò di essere sostituito". La scissione? "Vediamo se si fa carico del problema - spiega Bersani riferendosi al segretario -. Noi abbiamo detto: concordiamo alcune modifiche e poi votiamo l'Italicum tutti insieme sia alla Camera sia al Senato. E lui che dice? Non mi fido. Ho trovato questa risposta offensiva, molto più di tante battutine personali che riserva a chi dissente. Non mi fido di Berlusconi - aggiunge -, lo puoi dire. Ma se non ti fidi del tuo partito, è la fine". "La fiducia? Una sola volta - ricorda - è stata posta su questi argomenti: nel 1953, sulla legge truffa". "Le preferenze - osserva Bersani - sono un falso problema. Fanno schifo. Ma se a Renzi non piacciono, perché non abolisce le primarie?". "L'Italia - spiega Bersani - adesso si prende questa legge elettorale e nessun commentatore sottolinea il pericolo cui andiamo incontro. Vedo un'ignavia diffusa. L'establishment italiano è una vergogna. Sono 4-5 poteri che dicono: andiamo avanti, corriamo. E non si chiedono se andiamo avanti per la strada giusta o verso il precipizio. Potrei fare nomi e cognomi di questi poteri e scrivere accanto le rispettive convenienze che hanno nel tacere, nel sostenere questa deriva".   

Orfini, non lo capisco - "Immaginare che si possa spaccare il Pd su una richiesta di modifiche marginali all'Italicum, dopo che anche su sollecitazione di Bersani è stato completamente riscritto, lo trovo incredibile e incomprensibile. Non vorrei che per ragioni strumentali si creasse tensione nel Pd", dice Orfini.

Giachetti, ha idee confuse - "Caro Bersani, io avrei la memoria corta? Diciamo che, se sei in buona fede, hai le idee piuttosto confuse. Ti faccio presente che in poche righe hai detto 3 falsità." Così Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, all'ex segretario Dem. La verità, limpida e incontrovertibile, è che quando avremmo potuto scegliere per il Sì al Mattarellum ci avete obbligato al No. E sentirvi dire che votereste subito per il Mattarellum non è solo una insopportabile provocazione ma una colossale mistificazione della realtà. E' falso che non ci sarebbero stati i numeri per approvare la mozione Giachetti. A prescindere dai sottoscrittori della mozione non aderenti al Pd, con i soli voti nostri (293) e di Sel (37) - che come noto era favorevole al Mattarellum - avremmo avuto la maggioranza assoluta (330), scrive Giachetti rispondendo dal suo sito all'ex segretario Dem e aggiungendo: "Non so se tu hai effettivamente parlato con i grillini (non mi risulta), ma comunque ti segnalo che il gruppo lo avete fatto decidere per il No ben prima e, quindi, a prescindere dalle scelte dei Cinque Stelle". "E' falso che i grillini ci avrebbero mandato sotto per la semplice ragione che i loro voti sarebbero stati aggiuntivi, visto che la maggioranza ce l'avremmo avuta a prescindere", conclude Giachetti accompagnando alle sue dichiarazioni l'ahashtag "#facciofaticaanonincazzarmi".

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