Polemica nei Dem per un colloquio di Pier Luigi Bersani con 'Repubblica' nel quale l'ex segratario Dem critica aspramento l'atteggiamento di Matteo Renzi sulla legge elettorale e avverte che sul provvedimento il governo non ha i numeri a partire dalla commissione Affari costituzionali della Camera dove il testo è in discussione. Il presidente del partito, il 'turco' Matteo Orfini bolla l'intervista come "incomprensibile".
L'intervista di Bersani - "Non sono così convinto che abbia i numeri per approvare l'Italicum. A partire dalla commissione Affari costituzionali. Ne dovrà sostituire tanti di noi per arrivare al traguardo. E se continuerà a fare delle forzature, io stesso chiederò di essere sostituito". La scissione? "Vediamo se si fa carico del problema - spiega Bersani riferendosi al segretario -. Noi abbiamo detto: concordiamo alcune modifiche e poi votiamo l'Italicum tutti insieme sia alla Camera sia al Senato. E lui che dice? Non mi fido. Ho trovato questa risposta offensiva, molto più di tante battutine personali che riserva a chi dissente. Non mi fido di Berlusconi - aggiunge -, lo puoi dire. Ma se non ti fidi del tuo partito, è la fine". "La fiducia? Una sola volta - ricorda - è stata posta su questi argomenti: nel 1953, sulla legge truffa". "Le preferenze - osserva Bersani - sono un falso problema. Fanno schifo. Ma se a Renzi non piacciono, perché non abolisce le primarie?". "L'Italia - spiega Bersani - adesso si prende questa legge elettorale e nessun commentatore sottolinea il pericolo cui andiamo incontro. Vedo un'ignavia diffusa. L'establishment italiano è una vergogna. Sono 4-5 poteri che dicono: andiamo avanti, corriamo. E non si chiedono se andiamo avanti per la strada giusta o verso il precipizio. Potrei fare nomi e cognomi di questi poteri e scrivere accanto le rispettive convenienze che hanno nel tacere, nel sostenere questa deriva".
Orfini, non lo capisco - "Immaginare che si possa spaccare il Pd su una richiesta di modifiche marginali all'Italicum, dopo che anche su sollecitazione di Bersani è stato completamente riscritto, lo trovo incredibile e incomprensibile. Non vorrei che per ragioni strumentali si creasse tensione nel Pd", dice Orfini.
Giachetti, ha idee confuse - "Caro Bersani, io avrei la memoria corta? Diciamo che, se sei in buona fede, hai le idee piuttosto confuse. Ti faccio presente che in poche righe hai detto 3 falsità." Così Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, all'ex segretario Dem. La verità, limpida e incontrovertibile, è che quando avremmo potuto scegliere per il Sì al Mattarellum ci avete obbligato al No. E sentirvi dire che votereste subito per il Mattarellum non è solo una insopportabile provocazione ma una colossale mistificazione della realtà. E' falso che non ci sarebbero stati i numeri per approvare la mozione Giachetti. A prescindere dai sottoscrittori della mozione non aderenti al Pd, con i soli voti nostri (293) e di Sel (37) - che come noto era favorevole al Mattarellum - avremmo avuto la maggioranza assoluta (330), scrive Giachetti rispondendo dal suo sito all'ex segretario Dem e aggiungendo: "Non so se tu hai effettivamente parlato con i grillini (non mi risulta), ma comunque ti segnalo che il gruppo lo avete fatto decidere per il No ben prima e, quindi, a prescindere dalle scelte dei Cinque Stelle". "E' falso che i grillini ci avrebbero mandato sotto per la semplice ragione che i loro voti sarebbero stati aggiuntivi, visto che la maggioranza ce l'avremmo avuta a prescindere", conclude Giachetti accompagnando alle sue dichiarazioni l'ahashtag "#facciofaticaanonincazzarmi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA