"Non ho convocato il ministro, si convocano gli ambasciatori degli altri paesi, ho detto solo di aver parlato con il ministro degli Esteri". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, parlando del voto italiano all'Unesco e spiegando che quella italiana è stata una "posizione tradizionale nel senso tutti anni va in automatico un voto di questo genere. Penso si debba ridiscutere e riflettere: non è certo colpa dell'ambasciatore", ma di linea politica "e su questo è stato fatto un errore".
"Un colloquio molto positivo e costruttivo", quello avvenuto a pochi minuti dall'inizio del Sabato ebraico fra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni riguardo alla vicenda della posizione italiana in seno all'Unesco già affrontata da Renzi in termini molto critici nella mattinata. Lo riferisce l'Ufficio Stampa Ucei.
Telefonata tra Renzi e Netanyahu - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi. Tra i temi al centro del colloquio, la posizione espressa da Renzi sulla risoluzione dell'Unesco su Gerusalemme.
'Da Unesco errore, non ho convocato Gentiloni' - VIDEO
La risoluzione dell'Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente "è una vicenda allucinante, ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma. E' incomprensibile, inaccettabile e sbagliato. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni. Non si può continuare con queste mozioni finalizzate ad attaccare Israele. Se c'è da rompere su questo l'unità europea che si rompa". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5, commentando la decisione Unesco, con l'astensione dell'Italia.
"Storicamente su queste posizioni andiamo sempre insieme agli altri Paesi europei. Ma trovo la decisione Unesco sinceramente incomprensibile e sbagliata. Non si può continuare con queste mozioni, una volta all'Onu, una volta all'Unesco contro Israele. Sostenere che Gerusalemme e l'ebraismo non hanno una relazione è sostenere che il sole fa buio: una cosa incomprensibile, insostenibile e sbagliata. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose che non si può andare avanti così: non si può negare la realtà", ha aggiunto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5.
Ruth Dureghello Presidente della Comunità Ebraica di Roma - "Le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in merito alla votazione Unesco su Gerusalemme e sull'astensione dell'Italia rappresentano una presa di posizione importante che ci solleva rispetto al silenzio di questi giorni". Lo dichiara Ruth Dureghello Presidente della Comunità Ebraica di Roma. "Era per noi inaccettabile come ebrei romani - aggiunge - pensare che il nostro Governo si astenesse di fronte a una mozione così antistorica e palesemente antisemita". "Ora che la votazione all'Unesco è definitiva - sostiene Duregello - c'è bisogno di un atto politico che dia seguito alle dichiarazione di questa mattina. Vorremmo capire come si è arrivati a questa astensione e cosa farà il Governo per porvi rimedio". "Siamo certi - conclude - che l'Italia saprà prendere una posizione chiara e netta per rimediare a quell'astensione così vergognosa".
Israele ringrazia Renzi, 'parole importanti' - "Ringraziamo e ci felicitiamo con il governo italiano per questa importante dichiarazione". Così il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nahshon ha commentato le parole del premier Matteo Renzi che ha definito "allucinante" la risoluzione dell'Unesco su Israele, sulla quale l'Italia si è astenuta.
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